Palmeri: “Chi vince oggi va in Champions. Ecco perché”

Tancredi Palmeri esprime il suo giudizio sulla giornata di serie A nell’editoriale di questa settimana su Sportitalia.com.

Meglio di così non si può. Evidentemente il campionato si sente in colpa per aver già espresso il campione d’Italia a 4 giornate dalla fine, e allora prima di farci risucchiare nell’ingorgo spazio-tempo del derby di Champions, ci propone semplicemente la più bella giornata di campionato possibile.

Mini-girone di eliminazione tra le prime 6 (delle altre): Milan-Lazio, sesta contro seconda; Atalanta-Juventus, quinta contro terza; Roma-Inter, settima contro quarta, che teoricamente sarebbe la meno importante, ma è in verità lo scontro più diretto perché è difficile credere a una Lazio che butti via il vantaggio accumulato senza coppe da giocarsi, così come è altrettanto difficile immaginare che nessuna penalizzazione tocchi la Juventus, e allora in una situazione così serrata anche una sanzione minima risulterà decisiva.

Una Royal Rumble per la Champions, come il match evento di wrestling dove sul ring entravano tutti contro di tutti e si menavano senza soluzione di continuità a ogni angolo del quadrato, e stavolta senza nemmeno poter dare il cinque a qualcuno a bordo ring perché li sostituisca.

E di queste 6, ce ne sono 4 con la testa distratta o distrattissima dall’impegno di coppa della prossima settimana: distratta se non psicologicamente quantomeno nelle disponibilità, visto che tutte le quattro almeno un po’ di turnover se lo concedono. E con questa situazione, allora non è astruso ipotizzare tre pareggi. O meglio, in un ipotetico prospetto nella scalata alla Champions, per nessuno un punto solo sarebbe un esito sfavorevole. Il che di contro vuol dire una cosa: chi riuscirà a sovvertire l’ordine delle cose e a vincere in quelle 3 partite, avrà dato un allungo che può davvero risultare decisivo.

Perché fatto salvo che la Lazio può permettersi addirittura altri due passi falsi su sole 5 partite rimaste, tra le altre l’Inter ha incredibilmente ribaltato la situazione di sfavore: i 6 punti tra Verona e Lazio erano inaspettati, in prospettiva ha un vantaggio di 2 o 3 punti sulle altre, pur con un calendario leggermente sfavorevole. Il Milan è ancora ipotetico quarto (un quarto posto con Juve non in corsa), ma i 2 punti persi con la Cremonese sono sanguinosi, proprio perché sulla carta questa era la partita in cui il bottino pieno era obbligatori. Probabilmente in prospettiva il Milan conserva un punticino su Roma e Atalanta. E allora, per questo chi vince in questa giornata sarebbe quasi sicuramente qualificato: perché varrebbe doppio, guadagnando punti per sé e sottraendoli alla rivale.

Altro che campionato già deciso…

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