ESCLUSIVA SI Bonucci, l’ex tecnico: “La Juve sbaglia a privarsi di lui”

Diversi sono i temi caldi e attuali in casa Juventus. Uno di questi riguarda Leonardo Bonucci, 36 anni ma da circa un mese ai margini della rosa della Juventus, club dove ha militato prima dal 2010 al 2017 e poi dall'estate 2018 ad oggi, dopo una stagione con la maglia del Milan. 

Sportitalia.com ha intervistato in esclusiva Carlo Perrone, uno dei primissimi allenatori di Bonucci ai tempi in cui il difensore era ancora un ragazzo e giocava nelle giovanili della "sua" Viterbese. 

Così esordisce Perrone: "Ho allenato Leonardo (Bonucci, ndr) a Viterbo per due anni, prima agli Allievi e poi alla Berretti. Nasceva come centrocampista ma, essendo alto e avendo un passo lungo, non aveva grandi chances in quel ruolo e io lo vedevo meglio come difensore. Così alla Berretti lo cambiai di ruolo. A dire il vero, già durante il primo anno assieme avevamo fatto un torneo ad Ostia e mi ero trovato in emergenza, così in una gara contro la Roma lo misi in difesa. La cosa divenne "ufficiale" un po' di mesi dopo. L'Inter, che aveva osservatori nella nostra zona, lo notò e lo portò a fare in torneo all'estero con la loro Berretti. Da lì è nato il passaggio di Leo in nerazzurro". 

Quindi diciamo che questa sua intuizione è stata qualcosa di determinante. 

"Un allenatore deve riuscire a capire le attitudini dei propri giocatori. Io anche quando giocavo ebbi una sorte molto simile. Ero centrocampista ma poi diventai libero e qualche anno dopo esordii in Serie A". 

Il Bonucci attuale invece è in una situazione piuttosto difficile. 

"Io la vedo da esterno. Era già da un po' di tempo che i rapporti tra lui e Allegri non erano più idilliaci, le prime crepe ci furono quando andò al Milan. E ora la società, penso proprio su input dell'allenatore, ha deciso di privarsi di un leader. Dispiace molto, ma accettare queste decisioni fa parte del mestiere di calciatore.

A mio avviso questa della Juve è stata una scelta sbagliata, in una squadra che si sta rinnovando una figura come quella di Bonucci è fondamentale, privarsi di lui è un errore. Alcuni allenatori pensano che figure come queste, arrivate a un certo punto, possano diventare ingombranti. In più con un ragazzo intelligente e in gamba come Leo devi essere diretto e sincero". 

Gli è stato comunque detto prima del ritiro. Probabilmente si è deciso di aspettare l'ufficialità di Giuntoli. 

"Io, come ho detto, credo che questa decisione non sia di Giuntoli ma parta da Allegri. Sono scelte rispettabili ci mancherebbe, ma se hai in rosa un atleta così importante devi portarlo dalla tua parte. Se poi un giocatore non è più utile alla causa lo capisce e se ne rende conto da solo". 

Personalmente, ho sempre pensato che Bonucci non sarebbe dovuto tornare a Torino nel 2018. Non crede? 

"Un anno prima era molto dispiaciuto di andare via dalla Juve. Dall'altro lato però voleva rimanere in Italia, così quando è nata l'opportunità del Milan l'ha accettata. Ma del resto a tanti altri giocatori è successo di giocare in squadre importanti e rivali, vedi Roberto Baggio o Aldo Serena. Posso garantire che Leo è molto legato alla Juve, quando smetterà di giocare resterà a vivere a Torino".  

Però quella sua esultanza allo Stadium con la maglia del Milan non è tuttora andata giù a numerosi tifosi bianconeri, che tuttora gliela rinfacciano.

"Non va bene però crocifiggerlo ancora oggi. Era in una serata e in una situazione particolare. Lui comunque ci teneva al Milan e aveva dato tutto per i rossoneri, per cui era felicissimo di quella rete e ha festeggiato come meglio ha creduto. Criticare queste esultanze è da politically correct, direi anche ipocrisia". 

Tornando al presente, il suo futuro è incerto. Se dovesse lasciare la Juve, in quale contesto lo vedrebbe meglio? Si è vociferato di Sampdoria, Fiorentina e Lazio. 

"Credo che lui voglia continuare a giocare per andare all'Europeo. E se recupera la condizione può farlo, chiaro che però dovrebbe giocare quasi tutte le partite stagionali. Delle squadre che hai citato, escluderei la Sampdoria anche se l'allenatore è il suo amico Pirlo. L'ipotesi più realistica potrebbe essere la Lazio, dove ritroverebbe Sarri, con cui ha già lavorato assieme, e in più si riavvicinerebbe a casa". 

Anche se due giorni fa il suo agente ha dichiarato che Bonucci vuole restare alla Juve. 

"Se gli è stato messo davanti questo semaforo rosso, non penso che miri a restare alla Juventus. Di sicuro a breve ci sarà una soluzione e avremo maggiore chiarezza".

Change privacy settings
×