Michael Schumacher, terribile confessione: “Non c’è mai stato”

Micheal Schumacher è al centro dell’attenzione ed emerge anche un retroscena dal passato che mette in ombra l’ex campione

L’ex pilota tedesco è impegnato in una dura lotta quotidiana, la sua vita non è stata più la stessa e con il massimo riserbo sulle sue condizioni di salute. Una rivelazione del tutto inattesa spiazza ora i tifosi della Ferrari e non solo.

Michael Schumacher, terribile confessione: "Non c'è mai stato"
Schumacher attaccato nel mondo della F1 (LaPresse) – sportitalia.it

La battaglia di Schumacher continua, giorno dopo giorno la famiglia gli rimane accanto con devozione per accompagnarlo in ogni momento. Dopo l’incidente in montagna, le condizioni di salute del tedesco sono avvolte nella privacy, solo in pochi possono far visita all’ex campione della Ferrari.

Rare le visite ammesse nella dimora di Schumacher a Gland (in Svizzera, nei pressi di Ginevra), nel mondo della Formula 1 Jean Todt e Luca Badoer hanno mantenuto rapporti costanti con la famiglia. Dalle loro visite è emerso comunque poco, rispettando il riserbo voluto dalla moglie Corinna, mentre guardando al passato emergono episodi che mettono in cattiva luce il tedesco.

Schumacher attaccato, i dettagli

Il periodo della Ferrari è stato tra i più coinvolgenti nella storia della Formula 1. Arrivò per lottare al vertice, nei primi anni fu costretto a subire le avanzate di Villeneuve e Hakkinen. Una volta sbloccato, la Ferrari volò letteralmente con cinque titoli mondiali per Schumacher, conquistati dal 2000 al 2004. Cinque anni di puro dominio, la scuderia di Maranello vinse anche la classifica dei costruttori, ma con un malumore che ancora emerge: Rubens Barrichello attacca Schumacher, confermando come il loro rapporto non fosse felice ai tempi della Ferrari.

Michael Schumacher, terribile confessione: "Non c'è mai stato"
Barrichello e Schumacher ai tempi della Ferrari (LaPresse) – sportitalia.it

Come riporta Formula Passion, Barrichello non ha mai digerito la disparità di trattamento della scuderia di Maranello, che in alcuni casi comunicava direttamente via radio l’ordine di indietreggiare al pilota brasiliano: clamoroso fu quanto avvenne al Gp di Austria nel 2002, con il tedesco che gli cedette il posto più alto del podio solo alla premiazione. Ricordi che rimangono impressi e diventano quasi una lama per l’ex driver brasiliano, poco contento del ruolo a certe condizioni.

Lo sfogo di Barrichello sta dividendo i tifosi: “Ho fatto amicizia con tutti in F1, ma Schumacher non mi hai mai sostenuto, non mi ha dato aiuto e non gliel’ho chiesto. La squadra sembrava sua, era come un figlio per Jean Todt e chiaramente era più forte di me. Ma di certo non c’era nel mio contratto qualche clausola per impedirmi di lottare contro Michael in pista”.

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