Serie A, ecco le big: Inter e Milan in testa poi la Juventus

La terza giornata della Serie A archivia il campionato per 15 giorni e lascia spazio alla nuovissima Nazionale di Luciano Spalletti. Intanto, però, il weekend di campionato ci lascia in dote una situazione di classifica tra le più classiche del nostro calcio: Inter e Milan davanti alla Juventus. Con loro, a pari punti con la Juve, c’è solo il sorprendente Lecce di Marco Baroni.

SERIE A, TORNA IL DOMINIO DELLE TRE BIG

Lo scudetto del Napoli, lo scorso anno, è solo il terzo negli ultimi 32 anni che è andato ad una squadra che non fosse una delle due big milanesi o la Juventus. Un dominio incontrastato quello delle tre grandi classiche grandi della Serie A che potrebbe presto avere la propria rivincita. Sì, perché l’avvio di questa stagione ci ha dato tre suggerimenti chiarissimi: il Milan ha tanto potenziale, l’Inter è probabilmente la grande favorita e la Juventus è la Juventus… e non ha le coppe.

Una ricetta che potrebbe fermare presto il ciclo appena cominciato dal Napoli. Daltronde, i partenopei campioni in carica hanno perso il loro condottiero, e sperare che Rudi Garcia lo imiti è forse quasi utopistico. Inoltre, ad oggi, l’impressione è che la società azzurra abbia sottovalutato l’addio di Kim prendendo al suo posto il giovane Natan.

PERCHÉ L’INTER PUÒ ESSERE LA GRANDE FAVORITA?

I nerazzurri, dopo Cagliari, hanno dato un’ulteriore grande prova di forza di fronte al loro pubblico. Il 4-0 alla Fiorentina è arrivato quasi “naturale”. Una gara condotta in lungo e in largo, segnando in ogni modo, e facendosi beffe di quella che è stata solo pochi mesi fa l’ottava del nostro campionato. L’Inter di Inzaghi non solo gioca bene, ma è il risultato di anni di lavoro attorno al 3-5-2 e di ricerca degli uomini giusti. E se ad un Lautaro versione deluxe si aggiunge Thuram, il ruolo di favorita numero 1 di questa Serie E è inevitabilmente dei nerazzurri.

C’è poi da sottolineare che l’Inter, con l’arrivo di Klaassen, ha un arsenale pressoché infinito tra centrocampo, esterni ed attacco. Un molteplicità di opzioni che presto, con l’inizio della Champions League, Inzaghi potrà seriamente cominciare a testare. Solo allora capiremo se, come sembra, la qualità della rosa dell’Inter sia schizzata alle stelle. Intanto, carte alle mano è la Beneamata la grande favorita della Serie 23/24.

MILAN, TANTE ARMI… E QUEL PUNTO DEBOLE

Tra Milan e Roma, nella cornice dell’Olimpico venerdì sera, non c’è stata gara. I rossoneri hanno dominato senza dilagare. La squadra di Pioli ha controllato gioco e avversario, e nemmeno la mezzora in 10 uomini ha messo davvero timore al Diavolo. È pur vero che la Roma sembra attraversare quel momento di rottura proprio delle formazioni di Mourinho, ma i rossoneri sono stati padroni del campo. Troppa qualità davanti per non poter far male a chiunque in questa Serie A. Ma se davanti le cose vanno a gonfie vele, dietro qualche scricchiolio comincia ad udirsi.

Il rosso a Tomori è l’effetto di due scelte d’intervento rivedibili da parte dell’inglese. Il danno non è doppio solo perché la Roma al momento è una squadra in difficoltà. Ma Fikayo salterà il derby e la difesa fatica, nonostante l’irrobustimento del centrocampo. Alla lunga il Milan potrebbe pagare le difficoltà difensive.

JUVE, AVERE SOLO LA SERIE È IL TUO VANTAGGIO

In casa Juventus si godono un inizio positivo che non si vedeva da anni. Dopo il pareggio casalingo col Bologna, i bianconeri hanno bissato ad Empoli le vittorie esterne. La squadra di Allegri ha confermato il passo indietro nel gioco rispetto alla gara di Udine, ma ha controllato la gara con relativa tranquillità. La modestia del livello dell’avversario, in fondo alla classifica di Serie A con 0 punti, ha certamente aiutato, ma i bianconeri sono sembrati sul pezzo.

Gol sfiorati, pali, rigori falliti, fanno parte del gioco, ma se le tracce di sviluppo offensivo della manovre sono state ancora una volta carenti, l’impressione lasciata dalla Juventus è che con una gara a settimana possa diventare pericolosa. Certo, i ricambi sono quello che sono, perché Allegri continua a dover centellinare il fragile Pogba e deve continuare a cambiare il terzo centrocampista. E come se non bastasse Weston McKennie è rimasto per fare il vice Weah a destra. Insomma, i problemi sono tutt’altro che scomparsi, ma con questo ritmo e questa attitudine senza coppe i bianconeri possono creare grossi problemi alle altre due big.

Impostazioni privacy