Milan ancora travolto nel derby, Pioli ci sei?

È stata una serata da tregenda quella del Milan di Stefano Pioli ieri nella San Siro versione nerazzurra per il primo derby della stagione. La squadra rossonera è stata letteralmente travolta dall’Inter che è stata più concreta e quadrata. Il Milan perde così il quinto derby di questo 2023, dopo quelli di Supercoppa, il ritorno in campionato e la doppia sfida di Champions League. Un boccone amarissimo da digerire per i tifosi del Diavolo, ma a quanto pare non per Stefano Pioli, apparso molto sicuro del suo modo di preparare la gara.

MILAN E PIOLI, ALTRO AVVIO DISASTROSO NEI DERBY

Per la quinta volta quindi il Milan perde il derby nel 2023, una brutta abitudine quella di Pioli e dei suoi in questo anno solare. Un’abitudine che ha tratti comuni molto importanti. In tre di queste ci queste cinque sfide, il Milan ha subito gol nel primo quarto d’ora: in Supercoppa l’1-0 di Dimarco è arrivato al 10’, in Champions all’andata Mkhitaryan e Dzeko fecero 2-0 nei primi 7 minuti. E si arriva a ieri quando, dopo un approccio apparentemente attento e propositivo, il Milan prende la rete di Mkhitaryan e i fantasmi del derby di Champions League.

Il raddoppio interista potrebbe arrivare subito, e arriva solo dopo mezz’ora. Ma è solo un caso. Il Milan continua a subire gli avvii dell’Inter. E Pioli sembra negare, cercando di difendere il suo operato in settimana.

UNA GARA A SENSO UNICO

Non è e non può essere però solamente una questione di approccio, al di là della facili battute e critiche al tecnico rossonero per via delle risposte fornite. Pioli e il Milan sono crollati di fronte ad un Inter meglio in tutti i fondamentali: tecnicamente, tatticamente e fisicamente. La rosa ha aiutato indubbiamente Inzaghi che, nel momento di maggior spinta del Milan dopo il gol di Leão, ha inserito Carlos Augusto e Frattesi riattivando la fiamma interista.

La difesa del Milan, o meglio la fase difensiva del Diavolo rossonero si è dimostrata debole, leggera. Non basta l’assenza di Tomori o quella della riserva Kalulu per giustificare il disastro difensivo del Milan. I rossoneri non subivano 5 reti in Serie A dalla gara contro l’Atalanta del dicembre 2019, prima che il covid fermasse tutto e nascesse “il Milan di Pioli”.

MILAN E PIOLI, PIÙ DI QUALCOSA NON VA….

Se tra centrocampo e attacco il Milan ha ancora del potenziale inespresso, con Chukwueze ancora da inserire bene nei meccanismi, non è solo la tenuta della fase difensiva a creare preoccupazione. Pioli non è evidentemente stato in grado di infondere quel giusto pragmatismo che ti tiene in allarme. Dopo il 2-1, il Diavolo si è scoperto in maniera esagerata dando ampio spazio all’Inter che ne ha approfittato. I cambi e l’inserimento di Jovic, Okafor e un impalpabile Florenzi hanno completamente azzerate ogni tipo di logica nella formazione del Milan.

I rossoneri per quanto troppo brutti per essere veri, molto lontani dalla versione delle prime tre giornate, sono parsi sfilacciati e poco coordinati. E al momento sembrano essersi inseriti solo i primi arrivati dell’estate, mentre gli ultimi sono ancora parecchio indietro e averne mandati in avanscoperta sul 3-1 per l’Inter, dice quanto Pioli abbia più di qualcosa da sistemare nel suo Milan.

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