Caso scommesse, Fagioli patteggia: 7 mesi di squalifica

La vicenda del caso scommesse che riguarda Nicolò Fagioli è arrivata al suo epilogo almeno dal punto di vista sportivo. Il giocatore della Juventus, reo confesso, dopo aver collaborato e iniziato un percorso di disintossicazione dalla dipendenza da gioco d’azzardo, ha trovato un accordo con la Procura federale e ha patteggiato una pena fortemente ridotta rispetto a quando previsto dalla legge sportiva.

CASO SCOMMESSE: ACCORDO FAGIOLI – PROCURA FIGC

Fagioli giunge al patteggiamento prima del deferimento. A conclusione delle indagini il numero 21 bianconeri sarebbe stato deferito, ovvero l’equivalente del rinvio a giudizio in ambito sportivo. Il calciatore avrebbe dovuto affrontare un processo in cui avrebbe rischiato 3 anni. Invece, dopo l’indagine della Procura di Torino, Nicolò, in accordo con la Juventus, si è autodenunciato alla Procura FIGC e ha collaborato all’indagine. Così si è giunti al patteggiamento: 7 mesi la squalifica per l’infrazione dell’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, più altri 5 commutati in pene accessorie. Il centrocampista ha ricevuto, dunque, un mega sconto sulla pena. La Procura gli ha riconosciuto diverse attenuanti: dalla rinuncia ad andare a processo, alla collaborazione, al totale pentimento, ma soprattutto perché il giocatore non ha mai scommesso sulla Juventus.

LA SQUALIFICA

Per Fagioli la squalifica, nel caso in cui dovesse partire tra oggi e i prossimi giorni, dovrebbe terminare intorno a metà maggio. Il giocatore piacentino, cresciuto tra Cremonese e Juventus, potrebbe tornare per le ultime due o l’ultima giornata di campionato. Di fatto, l’ex Juventus NextGen salterà l’intera stagione pagando il suo debito con la giustizia sportiva.

La sensazione, dalle indiscrezioni emerse, è che Fagioli abbia preso piena e totale coscienza dell’errore e della ludopatia da cui è affetto. Il giocatore ha accettato di seguire un percorso rieducativo che lo porterà fuori dal tunnel. I 5 mesi commutati in pene accessorie avranno l’obiettivo di portare Fagioli all’interno di percorsi educativi.
Si va verso quindi la chiusura della prima di diverse vicende che riguardano il caso scommesse scoperchiato dalla Procura di Torino.

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