Jannik Sinner e Carlos Alcaraz non si sono ancora ‘liberati’ del vecchio campione: la previsione in vista di New York
Un rapporto speciale. Condito da un numero incredibile di trionfi e ‘rovinato’ negli ultimi tempi solamente da una’ stanchezza reciproca’ che ha causato sì la fine del loro rapporto lavorativo, ma che non ha incrinato affatto la stima dal punto di vista umano e il desiderio che ciascuno raggiunga gli obiettivi designati.
Tutto questo è (stato) il matrimonio tra Goran Ivanisevic, nelle vesti di allenatore, e Novak Djokovic, nel suo ruolo di campione già affermato che però avrebbe potuto – come puntualmente ha fatto – nutrirsi dei preziosi consigli dell’ex campione per riempire la bacheca di altri trofei.
“Abbiamo parlato molte volte con Nole dell’obiettivo olimpico, era uno dei miei desideri per lui.”, ha esordito il croato in una recente intervista rilasciata a ‘TennisMajors’. “Lui lo desiderava molto e per questo è stato così emozionante per tutti. Si è infortunato, si è sottoposto ad un intervento e ha giocato una brutta finale a Wimbledon ma domenica abbiamo visto quello che la volontà e il desiderio possono farti fare. Quando Novak gioca come sa è il miglior del mondo, nessuno può eguagliarlo”, ha aggiunto.
Oltre a complimentarsi per la clamorosa impresa compiuta dalla leggenda serba sulla terra rossa parigina, il campione di Wimbledon 2001 ha guardato al futuro. Un domani che potrebbe vedere Nole addirittura protagonista di un’altra Olimpiade alla veneranda età di 41 anni. Ma c’è di più. Ivanisevic ha parlato anche della stretta attualità, facendo una previsione che non lascia tranquilli Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due predestinati della nuova generazione del tennis mondiale.
Ivanisevic non ha dubbi: “Novak è il favorito a New York”
Parlando dello stato di forma del nativo di Belgrado e delle sue inalterate motivazioni, il croato ha fatto il suo personale pronostico per gli Us Open, l’ultimo Major dell’anno che prenderà il via il prossimo 26 agosto.
“Penso che Nole possa trovare le giuste motivazioni anche dopo le Olimpiadi Se gioca così, se è motivato come a Parigi, credo sia l’uomo da battere a New York“, ha concluso Ivanisevic.
Non proprio una previsione lusinghiera per coloro che, prima dell’exploit del 24 volte campione Slam alle Olimpiadi, avevano forse pensato di detenere l’esclusiva del favore dei pronostici per i grandi tornei del circuito.
Carlos Alcaraz ha già vissuto sulla propria pelle cosa significhi fare i conti con l’immortale campione. Una lezione, quella consumatasi sul Philippe-Chatrier, che certamente è stata recepita anche da Jannik Sinner e dal suo staff…