Fiorentina, vice-Palladino: “Vittoria? E’ cambiata la testa dei ragazzi”

Al termine della vittoria per 6-0 ottenuta sul campo del Lecce, dalla sala stampa dello stadio Via del Mare ha preso la parola il vice-allenatore della Fiorentina Stefano Citterio, che oggi ha diretto dalla panchina la squadra in virtù della squalifica di Raffaele Palladino. Ecco le sue parole: “È cambiato il lavoro e la testa dei ragazzi: ora stiamo raccogliendo dei frutti, sto allenando degli uomini prima dei calciatori: si vede dallo spirito con cui tutti affrontano le partite. Oggi abbiamo perso un giocatore importante dopo appena 5’ ma chi è entrato al posto suo ha fatto benissimo. Le vittorie sono frutto di questo”.

Su Colpani: “I gol aiutano sempre gli attaccanti. Non ha mai nascosto nemmeno lui che gli mancava il gol ma ha sempre fatto bene, se poi arrivano le reti anche meglio”.

Su Gudmundsson: “Si tratta di un risentimento muscolare, vedremo in settimana. Per Moise sei tratta di un problema alla caviglia”.

Sulla classifica: “Per adesso la guardiamo ma la lasciamo lì… adesso pensiamo alla classifica della Conference. Più avanti vedremo a che punto siamo e potremo fare dei ragionamenti più completi”.

Fiorentina, Citterio su squadra e partita

Sui miglioramenti della squadra: “Tutto dipende da come noi gestiamo il modulo: abbiamo messo più a suo agio qualche giocatore e ne abbiamo tratto vantaggio tutti. Adesso andiamo avanti con questo assetto poi nulla vieta che si possa tornare al passato e dunque alla difesa a tre”.

Sulla sua partita da tecnico in prima: “È sempre diverso essere allenatore in prima piuttosto che in seconda… sicuramente l’emozione non è mancata. Però il mister sia in questi giorni che dalla tribuna oggi il mister non ci ha fatto mancare il suo sostegno”.

Sulla consapevolezza che la squadra può andare lontano: “L’autostima di questa squadra è cresciuta ed è innegabile… oggi abbiamo affrontato il Lecce nello stesso modo in cui abbiamo affrontato il Milan. Venire qui contro una squadra in crisi poteva portarci delle insidie ma abbiamo giocato come se dovessimo fare una finale di Champions League“.

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