Taranto, Campbell si presenta: “Metteremo in atto un progetto importante. La famiglia Giove? Avranno l’1-2%”

Conferenza stampa di presentazione del nuovo Taranto con la cessione del club all’Apex Capital Global LCC. Di seguito le dichiarazioni di Mark Campbell. Dopo un breve intervento del Sindaco, ecco le sue parole.

“Sono qui per mostrare i progetti che la nostra società mettere in atto per la squadra. Grazie alla famiglia Giove per avermi rispettato e avermi dato il benvenuto senza di loro non saremmo qui. Questo club appartiene alla città e ai tifosi: siamo i custodi della squadra, non è un progetto che dura 5 minuti ma 18 mesi e vogliamo il sostegno da parte di tutti.

C’è tutta una squadra che mi seguirà nei prossimi giorni. Vogliamo garantire trasparenza, solidità. Investiamo nei club di calcio, non è l’unico club per cui stiamo lavorando. Ho scelto il Taranto perché ha bisogno di affetto, attenzione, viene da una situazione non facile. Vogliamo risollevare il club in vista del nuovo stadio. Ci saranno dei cambi a livello di vertici societari: dal punto di vista tecnico non verranno assunte figure. Cifre? Tutto in via di definizione. La criticità maggiore è garantire il salario agli atleti, se non ci sono i pagamenti non esiste il Taranto. Tifo? Sono molto contento e penso che sia il punto cardine della società. E’ tempo per la famiglia Giove di uscire da questa società, avranno l’1/2%: il closing avverrà entro due settimane. La situazione non è buona, dobbiamo pensare in grande. Abbiamo bisogno di tutti intorno a noi. Metteremo in atto un progetto importante: miriamo ad andare in Serie A. Non eravamo consapevoli delle penalità, abbiamo cercato di fare arrivare il bonifico quanto prima: la transazione è stata fatta domenica: più veloce di così non si poteva fare. Il pagamento arriverà tra qualche giorno. Non ci saranno altre penalità per la squadra. Abbiamo un piano finanziario dettagliato”.

Il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci: “Non c’era la fila di investitori. Mark ha una rete di esercizi commerciali tra Messico e Sudamerica. Se non fosse arrivato un investitore il Taranto perdeva altri 900mila euro oltre ai debiti che già ci sono”.

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