Roma, Ranieri onesto: “Rosso chiaro, ma grande prova in 10”. Poi svela il mistero del biglietto a Valverde

Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida persa dai giallorossi per 3-1 contro l’Athletic Club, passata in 10 contro 11 per 80 minuti su 90 per effetto dell’espulsione rimediata da Hummels ad inizio match. Ecco le sue parole a partire proprio dall’episodio incriminato che ha coinvolto il centrale tedesco, dato che in studio si parlava di una decisione forse fin troppo severa: “Se il rosso ad Hummels è stato severo? Per me era da espulsione sì, chiara, netta. Ha perso tempo, doveva andare a sinistra, ma è un grande campione e succede. Ma la squadra si è compattata, unita lo stesso. Peccato aver preso gol a fine primo tempo. Gli ho detto che c’era tutto il secondo tempo, peccato. Gli episodi vanno da una parte o dall’altra, non ho niente da rimproverare nulla ai ragazzi, hanno dato tutto nonostante l’inferiorità”.

Dovbyk poteva far di più in un momento di difficoltà?
“Non bisogna andare a dire che questo o l’altro potevano fare di più. Sono contento della prestazione, si fa bene in 26 e si sbaglia in 26”.

L’obiettivo ora quale diventa?
“L’obiettivo è di fare sempre il massimo, siamo ancorati alle prime della classe, faremo il meglio per portare la Roma più in alto possibile. Abbiamo fatto bene in uno stadio caldissimo, complimenti anche a loro che hanno fatto una grande partita”.

Cosa c’era scritto in quel bigliettino che ha dato a Valverde?
“Gli ho dato il mio biglietto da visita. Siamo tanto amici, avevo perso il suo numero, gli ho detto di prenderlo perché gli devo parlare. Lui conosce un sacco di giocatori spagnoli che mi possono interessare. Se mi serve anche per parlare di allenatori? No, degli allenatori ne avete detti talmente tanti, non posso mettere dentro anche lui (ride, n.d.r.)”.

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