Da domenica scorsa, una data segnata in rosso sul calendario di tifosi e addetti ai lavori, Jannik Sinner ha finalmente riacquistato la piena libertà di allenarsi all’interno dei circuiti ufficiali.
Dopo tre mesi di squalifica silenziosa ma pesante, che lo aveva costretto ai margini del tennis giocato, Sinner può tirare un sospiro di sollievo. Il numero uno del mondo, reduce dal patteggiamento con la WADA per il caso Clostebol, era stato costretto ad allenamenti “fantasma” in ville private, con sparring partner non tesserati e lontano dagli occhi indiscreti dei fan. Ora però tutto cambia. Il semaforo verde è scattato, e ieri mattina, sotto un cielo ancora incerto, Sinner si è finalmente riunito con il suo team tecnico e Monte Carlo Country Club, quartier generale scelto per ultimare la preparazione in vista del grande ritorno agli Internazionali d’Italia.

Un rientro che profuma di riscatto sportivo, ma che inevitabilmente si porta dietro le scorie delle ultime settimane. Le polemiche nate dopo le parole di Federica Pellegrini, i botta e risposta social e le divisioni nell’opinione pubblica non sembrano aver intaccato la concentrazione di Jannik, che ha scelto — ancora una volta — di parlare solo con la racchetta. Tuttavia, nel Principato, il nome di Sinner continua a dominare sussurri e congetture: le illazioni non si fermano, e il fantasma mediatico non smette di far parlare di sé.
Sinner ai Masters di Monte Carlo: fake news
Nel Principato di Monaco, dove tutto è amplificato dai riflessi del lusso e dell’attesa, Jannik Sinner è diventato una sorta di leggenda urbana. La scorsa settimana, durante il quarto di finale tra Lorenzo Musetti e Stefanos Tsitsipas ai Masters 1000 di Montecarlo, si è sparsa la voce — rivelatasi poi infondata — che Sinner fosse presente in incognito tra gli spettatori. Una fake news che ha innescato un’ondata di psicosi collettiva: movimenti sospetti sugli spalti, occhi puntati su ogni volto coperto da cappellino e occhiali da sole, brusii continui.

Jannik, in quel periodo, non poteva nemmeno entrare nel circolo per via delle restrizioni legate alla sua squalifica. Questo episodio, più che svelare una verità, racconta molto dello stato d’animo del tennis italiano e non solo: una voglia crescente, quasi spasmodica, di rivedere Sinner in campo, dopo mesi di silenzio e polemiche. La sua assenza ha lasciato un vuoto difficile da colmare, persino in un torneo dominato da Carlos Alcaraz, che ha alzato il trofeo lasciando intendere che la lotta al vertice è tutt’altro che chiusa.






