Più della Coppa Italia, più del piazzamento in Europa League o in Conference League. Sì, c’è qualcosa in questo finale di stagione che interessa ai Milanisti più del campo in sè e non parliamo del teatrino stucchevole sul direttore sportivo, che è ancora lontano dalla risoluzione. La vittoria di Udine ha acceso nella testa e nel cuore di chi ama il Milan un’idea, quasi un sogno per come si sono messe le cose negli ultimi mesi: ritrovare quello che potenzialmente è il giocatore più forte della rosa, rinnovargli il contratto e farlo diventare la tua bandiera a vita, il tuo simbolo nel Mondo e il tuo gioiello più prezioso. Non parliamo nè di Tijjani Reijnders, né di Christian Pulisic, che pure restano i due migliori della stagione rossonera. Non parliamo nemmeno di Rafa Leao, che comunque a Udine ha tirato fuori una signora prestazione. Parliamo paradossalmente del peggiore di questa maledetta annata: sì, proprio lui, Theo Bernard François Hernandez.
Mettiamo in chiaro una cosa: se il Milan finora non ha rinnovato il contratto a Theo, scadenza 2026, ha fatto solamente bene. Perché il francese in campo finora è stato più attento al colore dei capelli che alle marcature degli avversari, mentre fuori dal campo, meglio non commentare. Eppure, anche chi l’ha criticato, come il sottoscritto, non ha mai smesso di tenersi una speranza ben nascosta che qualcosa potesse cambiare. L’avevamo pressoché persa dopo Milan-Feyenoord, gara che Theo si porta evidentemente sulla coscienza: ma i sentimenti si possono seppellire, ma difficilmente distruggere. E allora non penso esista Milanista che non ci abbia pensato venerdì scorso: Theo, sei tornato, finalmente.
Una rondine non fa primavera e una sola partita buona non ci riporta nel 2022, ma anche accantonando la parte emotiva e irrazionale e lasciando parlare la fredda realtà, ci sono almeno 10 motivi buoni per fare di tutto per rinnovare il contratto di TH. Li stendo brevemente a favore di chi non l’ha ancora fatto, sapendo che le cose si fanno in due e che quindi toccherà anche a Theo stesso darsi una mossa in alcuni aspetti, in primis confermare i primissimi segnali positivi dell’ultima partita.

1. Non c’è nessuno più forte di Theo sul mercato: il Milan attuale non è di certo nelle condizioni di poter “scartare” un giocatore del genere, visto che non ha né la disponibilità economica né l’appeal per prendere i pochissimi superiori a lui.
2. Con un contratto in scadenza, è impossibile venderlo per il suo valore: 20-30 milioni sarebbero una mancia che a stento basterebbe per prendere il suo sostituto.
3. Theo può sfruttare ancora il decreto crescita: questo rende più semplice un’offerta economicamente più alta, senza salassi per il bilancio (il suo netto risulterebbe piu alto, a fronte di un lordo comunque contenuto)
4. Negli ultimi due anni sono arrivati giocatori neanche lontanamente paragonabili a Theo e senza battere ciglio gli sono stati concessi immeritatamente contratti uguali o addirittura superiori al suo, Loftus-Cheek e Morata su tutti.
5. Un progetto tecnico con un nuovo allenatore che accetta la cessione (la svendita) di Theo Hernandez, sarebbe già ridimensionato in partenza sia come immagine che tecnicamente.
6. Theo e Zoe, a maggior ragione dopo la nascita della secondogenita, vorrebbero restare a Milano e al Milan e non sono così attratti dalle sirene di altre squadre (e altre città).
7. La società avrebbe la possibilità di smentire con i fatti l’accusa di una parte di tifosi che ci sia un “preconcetto” nei confronti dei giocatori acquistati da Paolo Maldini.
8. La fascia sinistra Theo-Leao, anche in un anno di totale crisi e delusione come questo, rappresenta la principale fonte di gioco di questa squadra per qualità e “intesa”.
9. Dare fiducia al giocatore Theo vorrebbe dire tendere una mano anche all’uomo Theo, che è un ragazzo che ha bisogno di affetto e comprensione: dimostrare che esiste ancora un Milan che sa andare oltre i numeri, forse riavvicinerebbe anche un po’ i tifosi che non si sentono più rappresentati da questo modus operandi.
10. Il Milan ha bisogno di un vero Capitano: Theo è già nella storia del Milan (è il difensore che ha segnato più gol in 125 anni) e, con un rinnovo di contratto dopo la stagione più nera della storia recente, sarebbe finalmente perfetto per questo ruolo.
10 punti chiari: ne sarebbero bastati forse anche solo un paio… Basteranno anche a chi dovrà prendere in mano concretamente la situazione?