Il direttore generale della Lucchese, Riccardo Veli, ha comunicato a Sportitalia quanto segue, in merito alla situazione creatasi all’interno del club ed alle voci di un suo possibile addio.
“Avendo appreso delle curiosità manifestate dal quotidiano “Il Tirreno” nella giornata di mercoledì, circa un mio possibile addio alla Lucchese, corre l’obbligo precisare la mia posizione, in un momento tanto delicato per il Club.
Sino ad oggi ho mantenuto un profilo quanto mai basso, convinto che, come sempre nella mia carriera professionale, il lavoro avrebbe parlato per me. Purtroppo nessuna delle proprietà che sin dal mio arrivo si sono succedute, mi ha consentito di svolgere il lavoro per il quale sono qui.
Risanamento, progettualità, costruzione di una visione sportiva di medio e lungo termine, abbattimento dei costi, costruzione di una struttura aziendale solida e competente, realizzazione di progetti utili alla auto sostenibilità del Club e realizzazione di una struttura tecnica snella e competente con chiaro impatto sulla creazione di un settore giovanile competitivo e professionalmente strutturato, erano e restano i compiti principali cui la mia figura avrebbe dovuto assolvere (e vorrebbe tutt’oggi), se le condizioni fossero mai state anche lontanamente vicine a quelle idonee per svolgere un simile lavoro.
Nel caos generale determinato dai giochi ripetutamente fatti sopra le nostre teste da proprietà manchevoli, assenti, bugiarde, ho subito in silenzio giudizi ed attacchi portati da chi di me non conosce nulla, da chi per rabbia ha inteso individuare (sbagliando) anche in me, un elemento da infangare al pari di chi lo meritava davvero.
Contrariamente ad altri io non “corteggio” giornali e tv, non mostro in pubblico tutto quello che faccio, impegno e sacrifici, per farmi dire bravo; a differenza di altri che da settimane stanno cavalcando l’onda populista per un proprio futuro personale vantaggio, io sono rimasto fedele a me stesso. I pochi che a Lucca possono dire di avermi conosciuto davvero, sanno bene cosa ho fatto e cosa faccio, quale impegno, sacrificio e dedizione ho messo e metto quotidianamente; quanto senta sulla pelle la responsabilità ed il peso di questa maglia, di questi colori, infangati e dileggiati da chi fino ad oggi si è preso solo gioco di noi: partendo da me, il primo della fila, passando per Mister, giocatori, staff, collaboratori e tifosi…tutti siamo stati illusi e truffati.
La mia attuale assenza da Lucca è determinata da una questione tanto banale quanto logica: l’impossibilità economica di sostentarmi ancora a mie spese come fatto per oltre tre mesi.
Perché, forse è ora che alcune verità vengano a galla, se allo staff tecnico, la vecchia proprietà Bulgarella ha garantito la permanenza gratuita nelle cinque camere affittate presso la propria struttura alberghiera di Pisa, al sottoscritto, al Responsabile dell’Area Tecnica Umberto Bruno ed al Team Manager Paolo Mele, non è stata riservata medesima cortesia, nonostante a più riprese sia stato richiesto.
Eppure nei pochi giorni avuti a disposizione per dare prova delle capacità e competenze portate, ovvero nella decina di giorni avuti nel mercato di gennaio, mi sembra che lo stesso Bruno, in un programma di mercato condiviso quotidianamente col sottoscritto, abbia fornito un contributo fondamentale per la rinascita e il rilancio tecnico di questa squadra.
Stesso giovamento ha tratto il club dal veder bloccati, da chi scrive, contratti sportivi non autorizzati e improvvisamente portati vanamente al deposito, della cui natura indagherà doverosamente la magistratura, per circa 600.000,00 euro.
Ma di certe cose non si parla…perché si preferisce restare superficialmente ignoranti e andar dietro a quello che viene messo davanti al naso.
Per questa ragione, non percependo un euro dal mio arrivo risalente aii primi di gennaio (sono passati quattro mesi) finché ho potuto mantenermi a mie spese sono rimasto, poi sono stato costretto a rientrare a Roma, lavorando da qui con immenso rammarico.
Molte sarebbero le cose da dire, da raccontare alla gente, tante verità andrebbero raccontate, che mi consentirebbero certamente di prendermi non poche soddisfazioni: ma non mi interessa, non sono qui per questo.
Resto fedele a quanto dichiarato mesi or sono: io non lascio, non mollerò mai, non mi sono defilato e non scappo di certo.
Chiunque verrà, serio, concreto, con i denari sufficienti a salvare davvero questo Club a cui tutti teniamo, troverà come sempre il mio aiuto incondizionato”.