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Campania felix ma Conte minaccia. Avellino fa la storia. Solo Salerno trema con Iervolino

Benvenuti al Sud. Quell’angolo di Paradiso dove il calcio è tutto. I problemi quotidiani, spesso non sempre, vengono dimenticati dai successi calcistici. La Campania non è una Regione ma un Paese a parte. Sono 5 città, la Capitale è giustamente Napoli, la storia l’ha fatta l’Avellino, quella recente l’ha provata a fare la Salernitana, lo spreco è stato il Benevento nel rapporto soldi spesi successi raggiunti e poi c’è Caserta che vive nell’anonimato della serie C, se tutto va bene, ma la tradizione dice che è la città del basket. Oggi Napoli sogna il quarto scudetto, Avellino torna meritatamente in B dopo 7 anni e la Salernitana teme per il suo futuro perché alla guida c’è il peggior Presidente degli ultimi anni. Meglio la C con un Presidente vero che restare in B con Iervolino padrone.

Aurelio De Laurentiis
Napoli, il Presidente De Laurentiis (Screen Youtube CalcioNapoli24) – Sportitalia.it


Andiamo per gradi. Conte è il più forte ma Conte devi saperlo gestire. E’ come una Lamborghini. Costosa, di impatto, bella ma poi per mantenerla ci vogliono tanti soldi e capacità alla guida. De Laurentiis i soldi li ha, eccome, ma non è stato capace di gestire Antonio Conte soprattutto da dicembre in poi. Vi avevamo raccontato, qualche settimana fa, del grande gelo tra Antonio ed Aurelio. Vi abbiamo fatto anche il nome in anteprima di Allegri sullo sfondo ma nessuno ci ha creduto. Poi Conte ha deciso di parlare e allora tutti in silenzio ad ascoltare. Attenzione: ricordiamo quello che scrivemmo. Conte è stufo di De Laurentiis ma anche il Presidente preferirebbe un divorzio a fine stagione perché gestire Antonio non è semplice. Il Napoli guarda ad Allegri ma prima vuole finire in trionfo questa stagione. E’ l’obiettivo di tutti anche se percorrono strade diverse. Conte ha capito, quasi subito, che a Napoli starebbe a vita per la città, i tifosi, la lasagna e il mandolino ma fare calcio senza campi, senza centro sportivo, senza dirigenti all’altezza e senza investimenti sul mercato diventa complicato lottare ogni anno per arrivare primo. E’ abbastanza chiaro il problema tra allenatore e Presidente. Uno vuole vincere e vuole comprare top player, l’altro invece vuole arrivare tra le prime 4 e chiudere il bilancio in utile. I napoletani, per ovvi motivi, vogliono Conte ma il Mister non può pensare di fare un progetto con De Laurentiis. Mentre Napoli sogna, Avellino più giù festeggia. 7 anni dopo i lupi tornano in B dopo l’esclusione dal campionato cadetto. Una vigliaccata romana che in Irpinia nessuno ha dimenticato.


E’ la vittoria di D’Agostino che in questi anni ha speso tantissimi soldi e messo tanta passione. Vince il Presidente del popolo. Dicevano che era lì solo per prendere voti. Le elezioni sono passate da un anno, lui di voti ne ha presi pochi perché la gente non ha memoria, ma la vittoria più bella l’ha conquistata sul campo. La stagione a novembre era già finita. Biancolino è l’uomo da copertina. Ha portato i Lupi in B da calciatore, lo scorso anno ha vinto la Primavera 3 e quest’anno addirittura la B al primo colpo. Da record. Avellino adesso sogna ma con questa piazza nulla è impossibile. Gli avellinesi non godono delle disgrazie altrui, come successo per altri. In molti vogliono la Salernitana in B per vincere il derby. A Salerno si lotta per tenere la categoria. La piazza lo merita, la società meno. Iervolino sta facendo i disastri sulle spalle dei salernitani. Non ha capito le regole del gioco del calcio e quando deciderà di lasciare sarà sempre troppo tardi. Napoli, Avellino e Salerno. Tre storie da scudetto e serie A. Ma come sempre le tifoserie sono ostaggio dei Presidenti. Se ti capita quello buono svolti ma se finisci nelle mani sbagliate è la fine. Liberate Salerno da Iervolino, prima che sia troppo tardi.

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