L’ex terzino del Venezia, Antonio Candela, è stato ospite in collegamento a Sportitalia. Candela, oggi in prestito al Real Valladolid, sabato nell’ultimo fine settimana ha sfidato il Barcellona, perdendo 1-2 contro i catalani. Una sconfitta arrivata in rimonta contro i blaugrana per la formazione ormai già retrocessa in Liga 2. Il terzino di origine napoletana, ancora di proprietà della formazione lagunare si è reso protagonista anche di un salvataggio sulla linea su un gol praticamente fatto da pare di Lamine Yamal. A Sportitalia, Candela ha commentato così il suo salvataggio contro il Barcellona: “Siamo difensori e facciamo questo di mestiere. Certamente è stata una soddisfazione salvare un gol di Yamal”.
Come sta il Barcellona?
”È stata un’emozione sfidare il Barcellona, solo sei mesi fa ero al Venezia. Mai me lo sarei aspettato. Poi c’è stata questa bella opportunità a gennaio e con Francesco (Salerno, il suo procuratore, ndr) abbiamo deciso di coglierla subito. Il Barcellona, non devo dirlo io, è una grandissima squadra ed è forse la più bella da vedere nel mondo in questo momento. Noi, personalmente, abbiamo fatto una grande partita anche se loro ovviamente hanno fatto turnover. Nel secondo tempo, poi, sono entrati un po’ tutti e hanno rimontato. Devo dire che davanti hanno individualità pazzesche. Yamal è quello di cui parlano tutti e che può svoltare la gara in qualsiasi momento. Però hanno anche dei punti deboli. Contro di noi e all’andata con l’Inter possono lasciare qualcosa in ripartenza”.
Anche dal campo, hai la sensazione che concedano qualcosa?
”Attaccando per tutta la partita, portano gli avversari nella loro meta campo. Quindi se sei bravo a superare la prima pressione e sfruttare la profondità puoi fargli male in ripartenza. Anche noi, dopo la rimonta, abbiamo avuto due o tre occasioni per pareggiare la partita”.
Sei passato dal Venezia al Valladolid: ti sei sentito scaricato dall’Italia?
”Scaricato no, non mi piace come scelta. Venire qua è stata anche una mia scelta. Era la prima volta che avevo la possibilità di andare all’estero e quindi l’ho colta. Avevo sicuramente un po’ di paura. Era un’opportunità importante per fare esperienza e conoscere un nuovo campionato, nuovi stadi, nuove metodologie di allenamento. E tornerò in Italia con un bagaglio più importante”.
Differenze tra Liga e Serie A.
”Sicuramente in Italia si tende a lavorare di più sulla fase tattica. E quindi già dagli allenamenti si prepara la partita sulla tattica. Qui si pensa a giocare con la palla. E anche negli allenamenti si fanno tutti con pallone e quindi poi trovi meno squadre chiuse dietro”.
Tifi Napoli? Scudetto al Napoli e Champions all’Inter?
”Sì, la mia famiglia viene da Napoli, quindi simpatizzo per il Napoli. Spero che vinca lo scudetto. E da italiano spero nella Champions dell’Inter”.
Speri nella salvezza del Venezia?
”Sì, ovviamente spero nella salvezza del Venezia. Sono ancora di proprietà del Venezia, lo sto seguendo. Merita di salvarsi”.
Qual è la situazione con Ronaldo (il Fenomeno, presidente del Valladolid, ndr)?
”Qui è contestato. È venuto solo una volta da quando ci sono io. La tifoseria lo contesta perché ritiene che sia un presidente poco presente e non ci tiene”.