Jannik Sinner torna in campo al Foro Italico dopo un periodo complesso che lo ha tenuto lontano dai riflettori e dai suoi tifosi.
È tornato. Più silenzioso, forse, ma non meno determinato. Jannik Sinner riprende il suo posto tra i grandi del tennis mondiale, e lo fa in uno dei luoghi simbolici per ogni appassionato italiano: il Foro Italico di Roma.

Un ritorno che sa quasi di rinascita, dopo settimane in cui il numero uno del mondo ha vissuto una sospensione non facile da gestire, né a livello sportivo né, tanto meno, a livello umano. Quanto ha confessato Sinner sulla squalifica, infatti, ha gelato i fan, tutti sono rimasti senza fiato.
Le parole di Sinner lasciano tutti increduli
Non si è trattato solo di una pausa dai campi. Quello che Sinner ha dovuto affrontare è stato un periodo di totale isolamento dagli eventi sportivi, imposto dal concordato firmato con la Wada, l’agenzia mondiale antidoping. Un dettaglio che molti ignorano, ma che lui stesso ha raccontato con una certa amarezza: “Non so quanti lo sappiano ma non potevo neanche assistere a una semplice partita in uno stadio, non potevo andare”. Parole che fanno riflettere su quanto possa pesare, per un atleta professionista, il distacco forzato non solo dalla propria disciplina ma da tutto ciò che ruota attorno allo sport.

Eppure, Jannik ha scelto di accettare, di rispettare i tempi, di non forzare la mano. Ha seguito le regole, consapevole che ogni scelta ha un prezzo e che in certi momenti è necessario fermarsi, anche solo per riprendere fiato e rimettere a fuoco gli obiettivi. Un braccio di ferro con la Wada avrebbe, forse, allungato dIl tennis, per lui, è sempre stato più di un mestiere. È un modo di essere, una forma di disciplina che lo accompagna sin da quando, ragazzino, si allenava tra le montagne altoatesine. Lasciare la racchetta a riposo, fosse anche solo per poche settimane, non è mai facile per chi è abituato a convivere con la pressione dell’alto livello ogni giorno.
Il Foro Italico, quindi, rappresenta qualcosa in più di una semplice tappa nel calendario ATP. È il simbolo di un nuovo inizio. Ed è facile immaginare quanto sia importante per Sinner tornare a respirare l’energia del pubblico italiano, a sentire gli applausi, gli incitamenti, i cori. Quei piccoli gesti che, nel silenzio della sospensione, sono mancati più di tutto.
Ora resta da capire come reagirà il suo tennis. La condizione fisica, certo, è sempre sotto controllo, ma è la tenuta mentale che farà la differenza. Perché un campione si misura anche e soprattutto nei momenti difficili. E se è vero che le grandi storie hanno sempre un punto di rottura, questo potrebbe essere stato quello di Jannik. La parte più dura, forse, è alle spalle. Ora tocca di nuovo a lui scrivere il prossimo capitolo. E lo farà, come sempre, con quella compostezza e quella fame silenziosa che lo hanno reso l’idolo di una generazione.