Pecco Bagnaia finisce nel mirino della critica, e anche in casa Ducati le parole non sono più di circostanza.
Che il mondo della MotoGP non faccia sconti a nessuno è cosa nota, ma quando sei il pilota di punta della Ducati ufficiale e hai già un titolo mondiale sulle spalle, la pressione diventa insostenibile. Pecco Bagnaia lo sa bene, e proprio in questi ultimi giorni si è trovato al centro di un vortice di polemiche che, senza ombra di dubbio, stanno lasciando il segno.

Perché quando a parlare non è solo la stampa, ma è direttamente Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, la situazione cambia tono. E diventa più seria. Infatti, durante un’intervista post gara che non è passata inosservata, Dall’Igna ha parlato chiaro: “Pecco ha deluso le aspettative, sul passo gara gli è mancata la lucidità che tutti ci attendevamo”.
La Ducati contro Pecco Bagnaia
Una frase che pesa, detta senza giri di parole, proprio per sottolineare che qualcosa, in questo inizio di stagione, non sta funzionando. Il confronto interno con Marc Marquez, approdato da poco nel team ufficiale, è già diventato scomodo. Marquez, con la sua solita aggressività e fame di vittorie, ha subito dimostrato di non voler essere un semplice comprimario. Anzi, sembra deciso a reclamare un ruolo da protagonista assoluto. E mentre lui spinge, Bagnaia fatica.
Però, va detto, il primo a non nascondersi è stato proprio Bagnaia. Poche ore dopo le dichiarazioni di Dall’Igna, il vice campione del mondo ha risposto con una sincerità disarmante: “Quello che ha detto Gigi è vero, io sono il primo che si aspetta di più da me stesso”. Nessuna scusa, nessun tentativo di deviare il discorso. Solo un’ammissione onesta, che mostra quanto Pecco sia consapevole della sua posizione e delle responsabilità che comporta. Però, come spesso accade nello sport ad altissimo livello, la consapevolezza non basta. Servono risultati. E servono in fretta.

Senza dimenticare che lo scenario in cui tutto questo si sta sviluppando è tutt’altro che semplice. La Ducati non è più la moto outsider in cerca di gloria: è la moto da battere. E ogni piccolo errore, ogni gara sottotono, viene amplificata. Le aspettative sono altissime, e il margine di tolleranza è sempre più sottile. Pecco, che l’anno scorso aveva dimostrato una crescita straordinaria, oggi si ritrova a dover ricominciare quasi da zero, sotto gli occhi attenti di chi, in squadra, inizia a chiedere di più.
Certo, parlare di crisi sarebbe prematuro. Però è chiaro che qualcosa si è incrinato. Il feeling con la moto non è quello perfetto visto in passato, e il duello interno con Marquez, che tutti pensavano sarebbe esploso più avanti nella stagione, è già realtà. E in questo contesto, non basta solo correre bene: bisogna dimostrare di essere leader, dentro e fuori dalla pista.
Il campionato è ancora lungo, e Pecco ha tutto il tempo per ribaltare la narrazione. Ma ora ogni gara sarà un test, ogni curva una risposta da dare, non solo ai tifosi ma anche – e soprattutto – alla sua squadra. Perché quando la fiducia comincia a scricchiolare, rimettere tutto insieme non è mai facile. La Ducati ha alzato l’asticella. Ora tocca a Bagnaia dimostrare che è ancora lui il numero uno.