Jannik Sinner torna in campo agli Internazionali di Roma e riaccende la rivalità più attesa del tennis contemporaneo.
Quando si parla di ritorni, nel mondo dello sport, c’è sempre un mix di emozioni difficili da spiegare. Attesa, curiosità, pressione, speranza. E nel caso di Jannik Sinner, al rientro dopo tre mesi complicati e segnati da uno stop che lo ha tenuto lontano dai campi e dai riflettori, tutto questo si è moltiplicato.

Però, quello che ha davvero acceso l’atmosfera alla vigilia degli Internazionali di Roma, è arrivato da un’altra voce, da un altro talento precoce, che con Sinner condivide più di quanto sembri. Infatti, Carlos Alcaraz ha parlato di lui in conferenza stampa.
Alcaraz-Sinner è già partito lo scontro
Non con distacco, non con la diplomazia di rito, ma con parole vere, che hanno subito catturato l’attenzione. Sembrava quasi che aspettasse questo momento quanto i tifosi italiani. Eppure, tra le righe del suo discorso, si è percepito qualcosa in più. Qualcosa che va oltre la semplice stima tra colleghi. Una tensione competitiva che non si spegne mai, nemmeno quando l’altro è assente.
Perché è chiaro che, da tempo, Jannik non è più solo un avversario per Alcaraz. È il suo metro di paragone. È il tennista con cui ha condiviso le partite più intense, le battaglie più spettacolari, i match che hanno fatto sobbalzare il pubblico in ogni parte del mondo. E adesso che Sinner torna, proprio in casa, con un Foro Italico pronto a esplodere, la rivalità riprende vita. “Il rientro di Sinner? È fantastico. Onestamente, sono davvero felice” ha dichiarato in conferenza stampa Alcaraz. Non è un caso che il tennista abbia usato parole come “fantastico” e “felice”, ma con quel tono che lascia intendere ben altro. Sì, è contento di rivederlo. Però sa bene che, con Sinner in tabellone, la faccenda si complica.

– sportitalia.it)
Senza ombra di dubbio, Jannik è il rivale che gli ha dato più filo da torcere. Lo ha battuto, lo ha spaventato, lo ha costretto a salire di livello. E ora, dopo mesi di pausa, torna proprio nella cornice più calda possibile, a Roma, tra le urla del pubblico che lo considera un figlio. Alcaraz lo sa, e lo teme. Ma allo stesso tempo, lo cerca. Perché ogni campione ha bisogno del suo antagonista. E tra i due, da tempo, si è creata quella dinamica perfetta in cui rispetto e rivalità camminano sullo stesso filo sottile.
Sinner, dal canto suo, è rimasto in silenzio. Si è allenato, ha lavorato su se stesso, ha fatto di tutto per tornare in forma nel momento più importante della stagione europea sulla terra battuta. Non ha parlato molto, ma chi lo conosce sa che questo è il suo modo di prepararsi. Ora non resta che vedere se il campo confermerà quello che i tifosi sognano: un altro capitolo di una rivalità che sta già segnando un’epoca.
Il torneo di Roma, con Sinner di nuovo protagonista, acquista un peso diverso. Non è solo un torneo di passaggio, è il teatro perfetto per una nuova sfida. E Alcaraz lo ha capito prima di tutti.