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Imbarazzo Sinner, mani sul volto: la domanda lo fa crollare

Dopo un periodo turbolento, fatto di assenze e di polemiche fuori dal campo, Jannik Sinner si sta riprendendo la scena sul rettangolo di gioco.

Agli Internazionali d’Italia 2025, il numero uno del mondo ha centrato l’accesso agli ottavi di finale con due prove convincenti: prima contro Mariano Navone, poi contro Jesper De Jong. Due partite mai realmente in discussione, che confermano il buon momento fisico e mentale dell’altoatesino.L’attesa attorno al suo ritorno in campo era palpabile. Dopo il periodo di sospensione legato al caso Clostebol, Sinner ha sfruttato i tre mesi lontano dal circuito per allenarsi con intensità e curare ogni dettaglio del proprio gioco. I risultati, per ora, si vedono: reattivtà ritrovata, colpi più puliti, e una solidità mentale che sembra tornata quella da Slam.

Jannik Sinner
Imbarazzo Sinner, mani sul volto: la domanda lo fa crollare – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il pubblico romano, che già lo aveva accolto con grande calore all’evento celebrativo della Coppa Davis, lo spinge ora verso un obiettivo concreto: la vittoria del torneo. Dopo il trionfo agli Australian Open a inizio stagione, c’è grande fiducia nei confronti di un Sinner capace di imporsi anche sulla terra. Complice anche l’assenza a Madrid di Carlos Alcaraz, fermato dagli infortuni, e l’uscita di scena a sorpresa di Alexander Zverev contro Francisco Cerundolo sempre in Spagna, il percorso di Sinner potrebbe farsi più lineare. I numeri del ranking lo premiano, le condizioni del torneo lo agevolano, e gli occhi di tutti sono di nuovo puntati su di lui. Un contesto che lo vede protagonista assoluto, anche fuori dal campo alle prese con il nuovo Papa.

Sinner vince, ma non l’imbarazzo: “Perché mettermi in difficoltà?”

In conferenza stampa, subito dopo la vittoria su Jesper De Jong, a Jannik Sinner è stata posta una domanda che ha generato un momento di imbarazzo. Il riferimento era a una dichiarazione di Papa Leone XIV, rilasciata in mattinata: “Fare una partita per le opere missionarie con Agassi? È una buona idea, però non portiamo Sinner”, un gioco di parole legato al cognome dell’altoatesino, che in inglese significa “peccatore”. Sinner, di fronte a quel quesito, ha sorriso nervosamente e si è messo le mani sul volto. Perché mi dovete mettere in difficoltà? – ha detto con tono ironico ma visibilmente sorpreso.

Jannik Sinner
Sinner vince, ma non l’imbarazzo: “Perché mettermi in difficoltà?” – Sportitalia.it (screen Youtube)

Poi ha cercato di deviare la conversazione, senza alimentare il caso: “Ovviamente ho saputo in questi giorni che lui da piccolo ha giocato, e penso che sia una bella cosa per noi tennisti, avere un Papa a cui piace questo sport. In futuro si vedrà”. Una risposta diplomatica, che conferma la volontà del tennista di non entrare nel merito di dichiarazioni che avrebbero potuto generare polemiche. Non è la prima volta che il suo nome viene associato a temi extratennistici: già ad aprile, in occasione della morte di Papa Francesco, fece discutere il fatto che Sinner non avesse pubblicamente espresso cordoglio, scegliendo invece di celebrare, nello stesso giorno, la vittoria del ciclista Giulio Ciccone.

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