La scena è stata di quelle che non si vorrebbero mai vedere: Matteo Berrettini, con il volto scavato dal dolore, costretto ad abbandonare il campo centrale del Foro Italico nel bel mezzo del match contro Casper Ruud.
Ancora una volta, l’incubo degli infortuni è tornato a colpire il tennista romano, che aveva fatto di tutto per essere presente a quello che per lui rappresenta ben più di un torneo. Il problema – lo stesso che lo perseguita da anni – è sempre lì, agli addominali. Una fitta, un gesto spezzato, poi il ritiro inevitabile. Una scena purtroppo già vista. Stavolta, a pesare sulla scelta di scendere in campo potrebbe essere stata anche una decisione dettata dal cuore: quella di partecipare al torneo di doppio insieme al fratello Jacopo.

Una scelta emotiva, fortemente voluta, forse avventata considerando il recupero ancora precario di Matteo. Quel match, combattuto e perso contro Musetti e Sonego, ha acceso gli animi del pubblico romano, ma forse ha chiesto troppo al corpo già provato di Berrettini, esponendolo a un rischio che si è puntualmente materializzato. Già a Madrid, contro Draper, si era ritirato dopo un solo set per un problema simile. Ora il suo futuro è nuovamente appeso a un filo: difficile vederlo al Roland Garros, e incerto anche il rientro per Wimbledon.
Infortunio Berrettini, una scelta di cuore dalle conseguenze disastrose
Il suo amore per il tennis, per la famiglia e per Roma lo ha portato a voler esserci a tutti i costi. “The Hammer” voleva sentire il boato del Centrale, voleva onorare il torneo di casa, e magari regalare un palcoscenico importante anche al fratello Jacopo, che di certo non ha avuto la sua stessa carriera. Una scelta affettiva, che oggi è facile criticare ma che pochi avrebbero il coraggio di compiere. Il suo fisico, però, continua a tradirlo.

Le sue “martellate” da fondo campo e al servizio richiedono sforzi immensi, e i suoi addominali non reggono più l’urto. Lo ha detto anche lui: “Spero di essermi fermato in tempo, perché non voglio rischiare di stare fermo altri tre mesi, di avere dolore anche solo ad alzarmi dal letto”. Il 2025 era cominciato con qualche speranza: un buon rendimento nei primi tornei, battaglie vinte contro giganti come Zverev e Djokovic, poi la voglia di godersi la stagione sulla terra. Ora tutto è sospeso, in attesa di conoscere l’entità del suo infortunio, che potrebbe compromettere addirittura la partecipazione a Wimbledon.