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Sinner crolla, bomba sulla classifica ATP: cosa è successo

Non era scontato. Anzi, era tutto fuorché prevedibile. Dopo tre mesi di sospensione forzata, Jannik Sinner è tornato nel circuito maggiore direttamente su una delle tappe più impegnative della stagione: gli Internazionali d’Italia.

Al Foro Italico ha riacceso entusiasmi e speranze, mostrando una condizione atletica superiore alle attese e un tennis solido, pur con qualche fisiologico calo. Ha battuto avversari ostici come Ruud e Tommy Paul, cedendo solo in finale contro un Carlos Alcaraz spietato e cinico. Ma è bastata quella finale, la sua prima a Roma, per scrivere una nuova pagina nella storia del tennis italiano: Sinner si presenterà al Roland Garros da numero uno al mondo nel ranking ATP. Il risultato romano non ha solo confermato la statura internazionale del talento altoatesino, ma ha anche consolidato la sua permanenza in vetta per almeno altre settimane.

La sua leadership, però, è insidiata da vicino: Carlos Alcaraz, che ha trionfato sulla terra romana, guida infatti la Race ATP, la classifica che tiene conto solo dei risultati ottenuti nell’anno solare. Sinner è secondo, ma il margine tra i due resta sottile e ogni torneo potrebbe essere decisivo. A Parigi, l’altoatesino dovrà difendere 800 punti della semifinale 2024, mentre lo spagnolo cercherà di confermare i 2000 del titolo: un’incognita affascinante che aggiunge pepe alla sfida. In questo scenario, ha fatto rumore una classifica che arriva da chi il tennis lo ha giocato ai massimi livelli: Stan Wawrinka ha stilato per Eurosport la sua personale “top 10 di sempre”.

Sinner ultimo in classifica, Wawrinka premia Djokovic

La lista, frutto di una chiacchierata con i microfoni di Eurosport France, ha raccolto i nomi più iconici della storia del tennis mondiale. In testa, secondo Stan Wawrinka, c’è Novak Djokovic, seguito da Roger Federer e Rafael Nadal. Dietro di loro Pete Sampras, Carlos Alcaraz, Andre Agassi e Andy Murray. A completare la classifica, Gustavo Kuerten, lo stesso Wawrinka e infine, appunto, Jannik Sinner. Una posizione che stupisce, considerato il dominio tecnico e statistico dell’azzurro nell’ultimo anno. Ma Wawrinka ha privilegiato evidentemente la longevità e l’impatto storico, oltre che il numero di Slam conquistati. Il fatto stesso di aver incluso se stesso al nono posto fa capire quanto la classifica sia un’espressione più sentimentale che razionale.

Stan Wawrinka
Sinner ultimo in classifica, Wawrinka premia Djokovic – Sportitalia.it (Screen Youtube)

Alcaraz, ad esempio, è già quinto, nonostante i suoi 22 anni, a testimonianza di quanto il talento spagnolo sia percepito come destinato a segnare un’epoca. L’esclusione di Sinner dalle posizioni più alte non toglie nulla alla sua ascesa: a soli 23 anni è già al vertice mondiale e protagonista assoluto di una rivalità che ricorda, per intensità e qualità, quella tra Federer e Nadal. Parigi lo aspetta, e a giudicare dalle premesse, sarà un’altra tappa cruciale in una carriera che promette di riscrivere molte gerarchie.

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