Dusan Vlahovic ha scelto il momento perfetto per tornare a segnare. Contro l’Udinese, in quella che con ogni probabilità è stata la sua ultima partita all’Allianz Stadium con la maglia della Juventus, il centravanti serbo ha firmato un gol pesante. Un lampo a due minuti dal novantesimo, nato da un assist di Yildiz e concluso con un destro potente che ha fatto esplodere lo stadio. L’abbraccio dei compagni, il boato dei tifosi: un congedo, a prescindere dalle critiche, carico di emozioni.
L’assist di Yildiz e l’abbraccio dei compagni
Era da febbraio che Vlahovic non segnava: ottanta giorni di silenzio, lunghi per qualsiasi attaccante, infiniti per uno come lui. Igor Tudor lo ha mandato in campo nel finale e Dusan ha risposto con il cuore, come ha sottolineato anche il tecnico nel post-gara. Un colpo da bomber, il quindicesimo gol stagionale, il primo sotto la nuova gestione tecnica. Un sigillo che avvicina la Juve alla Champions League, anche se difficilmente basterà a cambiare il futuro dell’ex Fiorentina.
Un addio annunciato
I segnali degli ultimi mesi sono chiari: Vlahovic non intende rinnovare il contratto in scadenza nel 2026 e la Juventus è pronta a metterlo sul mercato. Il suo destino sembra già scritto, con il Newcastle e alcuni club turchi pronti a farsi avanti. La separazione potrebbe consumarsi dopo il Mondiale per Club, ma intanto Dusan si è voluto congedare a modo suo, lasciando un ricordo forte e indelebile. Forse non ci sarà un domani in bianconero, ma il gol contro l’Udinese è comunque l’addio che Vlahovic si augurava.