Ci sono figure che riescono a imprimere il proprio nome nella memoria collettiva non solo per i successi ottenuti, ma per la forza con cui hanno affrontato le avversità. Alex Zanardi è da tempo una di queste.
La sua vita, segnata dall’incidente nel 2001 che gli costò entrambe le gambe, ha rappresentato un punto di svolta non solo per lui, ma per milioni di persone che in quella tragedia hanno visto una rinascita. Ex pilota di Formula 1 e due volte campione in IndyCar, Zanardi ha riscritto le regole della resilienza: è tornato alle competizioni con l’handbike, ha vinto ori paralimpici, ha affrontato nuove sfide come atleta, scrittore e motivatore. La sua storia è diventata sinonimo di coraggio e di impegno. E proprio dall’esperienza personale è nato Obiettivo3, un progetto destinato a trasformare la disabilità in opportunità, lo sport in riscatto.
Zanardi, l’ultima impresa: cuore in gola – Sportitalia.it (screen Youtube)
Zanardi ha raccontato sé stesso anche attraverso libri che hanno ispirato generazioni, portando avanti con determinazione la sua missione sociale. E anche quando un secondo grave incidente in handbike, nel 2020, ha riaperto il dolore, la sua immagine è rimasta quella di un uomo che non si arrende mai. Ed è proprio in questo spirito che si innesta una delle sue iniziative più concrete: la partecipazione degli atleti di Obiettivo3 alla Hero Sudtirol Dolomites.
Hero Sudtirol Dolomites, 9 atleti Obiettivo 3 per l’impresa
Il prossimo 14 giugno, la Hero Sudtirol Dolomites, una delle maratone di mountain bike più dure al mondo, accoglierà fuori classifica nove atleti di Obiettivo3. Percorreranno i 60 km del tracciato breve, con 3.200 metri di dislivello, sfidando i propri limiti. Tra loro ci sarà anche un ragazzo ipovedente accompagnato dalla sua guida, e tre partecipanti gareggeranno in staffetta. La manifestazione, che si svolge nel cuore delle Dolomiti, da anni promuove un programma di sostenibilità in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite. Non solo ambiente, ma inclusione e solidarietà: da qui nasce il legame con il progetto di Zanardi. Quando abbiamo conosciuto la loro storia, ci siamo sentiti ispirati – ha dichiarato Gerhard Vanzi, CEO di Hero, sottolineando come il percorso di questi atleti incarni i valori fondanti della gara.
Durante la manifestazione sarà messo all’asta un quadro dell’artista Veronica Caterisano, il cui ricavato andrà a finanziare “Obiettivo Tricolore”, una staffetta ciclistica che a settembre attraverserà l’Italia con oltre 60 atleti con disabilità. A rendere speciale l’evento anche l’esibizione dell’escapologo Andrew Basso, che si cimenterà in una prova estrema alla “Charity Night” del 12 giugno. Un evento simbolico, che richiama idealmente le sfide che affrontano ogni giorno gli atleti di Obiettivo3.