Due giorni all’ultimo turno di campionato con la Fiorentina che sarà di scena a Udine al Bluenergy Stadium alle ore 20.45: il tecnico Raffaele Palladino ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa. “Abbiamo ancora degli obiettivi da centrare, con una sconfitta della Lazio e una nostra vittoria. La posizione di classifica per noi è importante, anche per iniziare la Coppa Italia dagli ottavi. E’ stata una settimana di lavoro, di analisi della partita”.
Contestazione di domenica? “Ripeto, io li capisco. Quando le cose non vanno bene tanto io quanto i tifosi stiamo male. Abbiamo assaporato di poter fare qualcosa di straordinario lottando fino all’ultimo per la Champions League e quando è venuto a mancare questo sogno c’è stata tanta amarezza. Abbiamo 62 punti che negli anni addietro non erano stati mai raggiunti: è stato un anno anomalo e dobbiamo analizzare e contestualizzare questo anno com’è andato”.

Confronti con la società? “C’è sempre, al termine di ogni gara. Io devo solo ringraziarla la società, per come è stata presente. Mi riferisco al presidente e ai direttori. Non c’è stato alcun confronto specifico. Rimpianto? Il rammarico è che a 65 punti si rischia di rimanere fuori dalle Coppe. Ci sono cose da migliorare, certo, ma le critiche che sono arrivate sono state costruttive e le aspetto. Aver perso punti con squadre di bassa classifica ha pesato e sono certo che se avessimo perso punti con le grandi e preso punti con le piccole ci sarebbero state critiche sulla mentalità. Se avessimo perso con le grandi sempre, sarei stato più preoccupato ma sono certo che nella prossima stagione riusciremo a fare meglio”.
Kean? “Io credo di aver instaurato con tanti calciatori un rapporto di grande stima e sincerità. Credo di aver dato davvero tanto ai ragazzi e mi sono affezionato a tanti di loro, al di là del loro carattere. Con loro c’è un dialogo e un’apertura che va al di là del calcio. Con Moise è successo questo: c’è stata subito tanta empatia. Qualche volta mi ha fatto arrabbiare… ma è un ragazzo genuino. E’ un ragazzo che ha bisogno di felicità, per il futuro deciderà il club e lui ma lui ha bisogno di amore. E lui qui lo ha trovato. Mi auguro che possa fare la scelta giusta”.
Calciatori arrivati a gennaio? “Tutti gli acquisti che sono stati fatti sono stati condivisi a pieno da me e dalla società. Poi c’è chi ha avuto meno spazio e chi avrebbe voluto esprimersi meglio, oltre a chi ha avuto qualche infortunio di troppo. Tutti hanno dato il massimo sotto il profilo dell’impegno. La forza di questo gruppo è stata l’unione”.

Futuro? “Io a Firenze mi trovo benissimo, sto bene e sento la fiducia di società e ragazzi. E io invito i tifosi a credere nel percorso che stiamo facendo insieme: non è tutto da buttare. E’ un’annata che mi ha dato tanto, è stata una stagione di crescita per tanti elementi: De Gea era un anno che non giocava, Dodo, Gosesn e Kean sono tornati in Nazionale e di Moise si parla come uno degli elementi più forti della Serie A, per non parlare della crescita di Mandragora e Parisi. Poi sta a me dare qualcosa in più e far ricredere la gente, rispetto a quello che è successo domenica. Prestiti? Lunedì ho appuntamento con la società: dobbiamo ripartire da un blocco solido di 10-12 giocatori e da lì iniziare a costruire”.
Gudmundsson? “Per me la valutazione di Albert è positiva: quando ha giocato, ha fatto bene. Ha avuto degli infortuni che ha certamente non lo hanno aiutato”.
Bove? “Io devo solo ringraziare Edoardo, è stato un valore aggiunto al Viola Park: si è dimostrato un grande uomo e un supporto mentale. E’ un ragazzo straordinario e solo lui deciderà il suo futuro”..