Un gol per tempo per il Napoli di Antonio Conte (squalificato, ndr.): la semirovesciata di McTominay e il cost to cost di Lukaku permettono agli azzurri di sfruttare al meglio il fattore casa del Maradona contro il Cagliari e il punto di vantaggio sull’Inter per conquistare il quarto Scudetto della loro storia.
Dopo 42 minuti di assedio, i padroni di casa hanno sbloccato la partita contro il Cagliari superando il muro eretto da Sherri: 1-0 con la firma del solito Scott McTominay ben assistito da Politano: è dello scozzese il gol del vantaggio, il dodicesimo stagionale che lo rendono il miglior marcatore nel suo ruolo. In Serie A ben otto di queste reti sono arrivate sul punteggio di 0-0. Dopo i primi 45 minuti, il Napoli è andato negli spogliatoio da campione d’Italia, con la banda di Antonio Conte che nella ripresa ha chiuso i giochi facendo nuovamente la storia del club del presidente De Laurentiis.
Dopo pochi minuti dall’inizio del secondo tempo, Romelu Lukaku segna la rete che chiude definitivamente i giochi con il gol del doppio vantaggio che permette agli azzurri di mettere praticamente le mani sul Tricolore. Al Maradona la festa scudetto inizia al minuto 50 grazie al pupillo di mister Conte: l’attaccante belga parte da centrocampo, si fa tutta la trequarti da solo, supera Yerry Mina con un tunnel, resiste alla carica di Adopo e poi batte Sherri per il 2-0 con il piattone sinistro. Dopo cinque minuti di recupero, l’arbitro La Penna fischia la fine del match e a Napoli può ufficialmente iniziare il delirio. Dopo Juventus e Inter, Antonio Conte conquista il quinto Scudetto con il terzo club diverso: ennesimo record per l’allenatore salentino.