In Formula 1, ci sono circuiti che non perdonano. Monte Carlo è uno di questi. E ci sono piloti che, per scrivere il proprio nome nella leggenda, devono prima fare i conti con i fantasmi del passato.
Michael Schumacher, il sette volte campione del mondo, ha vissuto tutto questo sulla sua pelle. L’11 maggio 1997, il cielo grigio sopra il Principato annunciava una giornata difficile. Dodici mesi prima, il tedesco della Ferrari era finito fuori pista dopo pochi metri, tradito dalla pioggia e dall’impazienza. Ma quell’anno, la storia aveva deciso di scrivere un capitolo diverso. Partito dietro le Williams di Frentzen e Villeneuve e alla Jordan di Fisichella, Schumacher si lanciò in una partenza furiosa. In poche curve aveva già preso il comando, mentre le scelte sbagliate delle squadre rivali – gomme d’asciutto su pista bagnata – affossavano ogni possibilità di resistenza. In appena cinque giri, Schumi volava con oltre 20 secondi di vantaggio sul resto del gruppo.
La Ferrari, avvolta in uno spray d’acqua e gloria, tornava a dettare il passo tra i muretti più iconici del mondiale. Quella gara fu un’epopea. Ritiri a raffica, incidenti e strategie azzardate ridussero il gruppo a una decina di superstiti. Anche Mika Salo, con una Tyrrell al tramonto, siglò un quinto posto epico senza mai fermarsi ai box. E Schumacher? Anche lui rischiò di buttare via tutto con un lungo alla Sainte Devote, ma alla fine mantenne il sangue freddo. Vinse. Riportò la Ferrari alla vittoria nel Principato dopo 16 anni. E scrisse una delle pagine più belle della Formula 1 moderna.
La Red Bull trema, Schumacher: “Potrebbe succedere di nuovo…”
Ventisette anni dopo quella leggendaria domenica di pioggia, un altro Schumacher lancia un avvertimento. Ralf, fratello minore di Michael, oggi opinionista per Sky, ha parlato del prossimo GP di Monaco, puntando dritto su una delle favorite della stagione: la Red Bull. Durante il podcast Sky Backstage Pit Lane, Ralf Schumacher ha sottolineato le criticità del tracciato per la scuderia di Milton Keynes: “La pista è incredibilmente sconnessa, con cordoli alti. L’abbiamo visto l’anno scorso, e la Red Bull ne è uscita frustrata. Potrebbe succedere di nuovo”.

Il timore è che la sofisticatissima RB21, ingegnerizzata fino all’estremo per eccellere su piste più regolari, non riesca a performare a dovere tra i saliscendi e i cordoli aggressivi del circuito monegasco. E lo stesso Max Verstappen, già in leggera difficoltà nelle ultime uscite, potrebbe trovarsi in una situazione complessa. “Per Max non sarà facile”, ha dichiarato Ralf, lasciando intendere che la supremazia tecnica mostrata fin qui potrebbe vacillare. Con la McLaren in grande forma, Oscar Piastri e Lando Norris sembrano pronti a sfruttare ogni minimo margine. In un campionato che ha già visto più equilibrio del previsto, Monte Carlo potrebbe segnare una svolta. Se la Red Bull dovesse inciampare proprio nel weekend più insidioso, la corsa al titolo potrebbe riaprirsi davvero.