Il momento è arrivato. Jannik Sinner, reduce dalla finale persa contro Carlos Alcaraz agli Internazionali d’Italia, è pronto a fare il suo debutto al Roland Garros.
Lo farà domani, contro il padrone di casa Arthur Rinderknech, in un match che si preannuncia subito intenso, non solo per l’aspetto tecnico, ma anche per il contesto ambientale: Parigi tifa francese, e lo farà anche contro il numero uno del mondo, peraltro italiano e non certo visto di buon occhio. Il cammino di avvicinamento dello scacchiere azzurro è stato meticoloso. Dopo lo stop forzato per la squalifica, Sinner è tornato a Roma con una condizione fisica che andava ancora ritrovata.

Eppure, contro ogni aspettativa, ha raggiunto la finale, dando battaglia a un Alcaraz perfetto e mostrando lampi del suo miglior tennis. Da lì la scelta: saltare Amburgo per recuperare energie e prepararsi nel migliore dei modi all’appuntamento parigino. Un gesto condiviso anche dallo stesso Alcaraz, segno che il livello dell’evento richiede una forma perfetta soprattutto per lui che ha da difendere il titolo. Sul piano tecnico, Sinner e il suo team hanno lavorato con insistenza su spostamenti e timing sulla palla, consapevoli che la terra rossa di Parigi non concede seconde occasioni. Gli occhi sono puntati su di lui, ma la pressione non sembra scalfirlo. L’obiettivo è chiaro: costruire partita dopo partita la propria scalata verso un altro pezzo di storia, anche se Alcaraz sembra imbattibile.
Roland Garros, Sinner: “Il favorito è Alcaraz”
Nella consueta conferenza stampa pre-torneo, Jannik Sinner ha mostrato il consueto equilibrio. Nessun proclama, nessuna dichiarazione roboante. Sono molto felice di essere qui – ha spiegato – non ci sono miracoli. Serve tempo. Lavoro duro per cercare di raggiungere il livello fisico desiderato. Poi, inevitabilmente, arriva la domanda sull’avversario più atteso, ovvero Carlos Alcaraz: “Il favorito è lui. Ha vinto qui l’anno scorso, ha vinto due tornei Mille, ha fatto finale a Barcellona. Se dovessi affrontarlo sarebbe un piacevole problema”.

Un tributo all’avversario, ma anche una consapevolezza personale: Sinner sa di poter competere, sa che quel livello non è irraggiungibile. E lo ha già dimostrato. Riguardo l’ambiente parigino, ha commentato con lucidità: “Sarà diverso rispetto a Roma, ma è giusto così. Qui tifano per i giocatori di casa. Io dovrò solo restare concentrato su me stesso”. Il numero uno del mondo entra quindi in scena con rispetto, determinazione e serenità. Non sarà facile, ma Jannik Sinner è uno di quei tennisti che giocano meglio sotto pressione, il resto dovranno farlo la tenuta fisica e quella mentale.