Il capitano dell’Inter, Lautaro Martinez, ha parlato durante il media day UEFA in vista della finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain. Un’occasione attesa, preparata e vissuta con la consapevolezza di chi ha già imparato dai propri errori.
“Rispetto a Istanbul arriviamo con più esperienza. Due anni fa ci siamo giocati una finale importante contro un avversario di altissimo livello. L’abbiamo persa, sì, ma quella sconfitta ci ha fatto crescere. Oggi siamo pronti sotto ogni aspetto, mentali e fisici. Il gruppo è quasi lo stesso di allora, e questo conta. Sappiamo che sarà una battaglia, ma abbiamo dimostrato spirito di sacrificio e unione. Ci siamo guadagnati questa chance. Ora manca solo l’ultimo passo…”.
Alla domanda su come si stia preparando personalmente per questa sfida, Lautaro non si nasconde:
“In partite così serve il massimo da parte di tutti: chi gioca, chi subentra, persino chi sarà in tribuna. È la mentalità che fa la differenza. Dobbiamo lasciarci alle spalle tutto il resto. Io voglio vincere con tutto il cuore: per me, per la mia famiglia, per i tifosi dell’Inter e per questo club straordinario che mi ha accolto fin dal primo giorno. Serviranno testa fredda e cuore caldo”.
Se potesse ricevere una chiamata speciale prima della finale?
“Ho la mia famiglia vicina, ed è la cosa più importante per me. Mia nonna sta attraversando un momento difficile, penso a lei, penso ai miei figli. Sono loro la mia forza, il mio motore”.
La recente delusione in campionato ha lasciato il segno, ma ora la testa è tutta sulla finale:
“I primi tre giorni sono stati duri. L’amarezza, la tristezza… io vivo il calcio con grande passione. Non sopporto perdere, e quando succede ne soffro. Ma ora non c’è tempo per i rimpianti. C’è una finale da preparare, un sogno da inseguire. Abbiamo fatto un lavoro straordinario in questa stagione, e ci siamo guadagnati tutto questo”.