Il conto alla rovescia è finito: Jannik Sinner è pronto a fare il suo debutto al Roland Garros. Dopo la finale di Roma, l’altoatesino ha l’obiettivo di raggiungere l’ultimo turno anche a Parigi.
Domani scenderà in campo a Parigi per affrontare Arthur Rinderknech, primo ostacolo in un percorso che potrebbe portare Sinner dritto verso la finale dell’8 giugno. La capitale francese si prepara a vivere due settimane di tennis di altissimo livello e l’Italia intera sarà incollata allo schermo per seguire il suo numero uno del mondo. Come già accaduto durante gli Internazionali di Roma, dove la semifinale tra Sinner e Tommy Paul ha conquistato dati di ascolto ecezionali, c’è da aspettarsi che anche il torneo parigino riesca a catalizzare l’attenzione del grande pubblico.

Questo scenario, però, ha fatto storcere il naso a qualcuno. Nella battaglia tra palinsesti, l’arrivo di Sinner in finale a Parigi rischia di penalizzare altri programmi in onda in contemporanea. È su questo che si innesta la polemica delle ultime ore: una dichiarazione inattesa e discutibile di Pino Insegno, fatta nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo ritorno su Rai 1 con il game show Reazione a catena, ha acceso la miccia.
Insegno choc: “Spero che Sinner non arrivi in finale”
Interrogato sul possibile confronto tra gli ascolti del suo programma e quelli del Roland Garros, Pino Insegno ha provato a sdrammatizzare con una battuta che non ha fatto ridere quasi nessuno: “Spero che Sinner non arrivi in finale… Gli auguro un raffreddore, niente di più”. Una frase detta con ironia, ma che è suonata stonata a molti, soprattutto considerando il momento positivo di Jannik, appena tornato al top dopo mesi difficili e pronto a rappresentare l’Italia nello Slam parigino. Insegno ha cercato di ridimensionare il senso della sua uscita, ricordando come in passato il suo programma abbia già tenuto testa a eventi sportivi di rilievo: “Andavamo in diretta contro la partita… contro la finale di salto in alto… contro la finale di Coppa Davis… E gli ascolti avevano sempre il 2 davanti”.

Ma il riferimento a Sinner, in un contesto dove si parla di palinsesti e audience, è apparso fuori luogo a tanti. Sui social la reazione è stata immediata, con molti utenti che hanno criticato l’ironia del conduttore, difendendo il tennista altoatesino: un simbolo positivo e vincente dello sport italiano, che merita sostegno incondizionato. E se davvero arriverà in finale, sarà difficile per qualsiasi programma tenergli testa. Anche per Reazione a catena.