Il tennis italiano sta attraversando uno dei periodi più brillanti della sua storia recente. Le ultime settimane hanno consegnato al pubblico italiano una sequenza di successi e progressi che testimoniano la solidità di un movimento in continua crescita.
A cominciare da Jasmine Paolini, che con il trionfo agli Internazionali d’Italia ha riscritto la storia diventando la prima azzurra a vincere a Roma dopo oltre quarant’anni. A darle manforte, in campo maschile, ci ha pensato Jannik Sinner, capace di raggiungere la finale nello stesso torneo, confermando il suo primato nel ranking ATP. Ma il momento d’oro non si limita alle vette già consolidate. Anche nel circuito ATP le buone notizie non mancano. Il torneo di Amburgo ha consegnato al tennis italiano un’altra vittoria prestigiosa: Flavio Cobolli, classe 2002, ha conquistato il secondo titolo della sua carriera, battendo in finale un avversario blasonato come Andrey Rublev.

Un successo che gli ha permesso di compiere un balzo di ben nove posizioni nel ranking, arrivando al numero 26 e sfiorando per la prima volta l’ingresso nella Top 25 mondiale. A rendere ancora più speciale questo periodo però, è il fermento che arriva dai giovanissimi. Il nome su cui si concentrano ora molte attenzioni è quello di Federico Cinà, protagonista di una stagione in costante ascesa, che lo ha portato per la prima volta in carriera tra i primi 300 giocatori al mondo. Un traguardo simbolico, che testimonia il grande lavoro delle nuove leve del tennis azzurro.
Ranking ATP, Cinà sorprende tutti: Musetti in top 10
Il salto di qualità di Federico Cinà è uno dei segnali più incoraggianti per il futuro del tennis italiano. Il siciliano, reduce dalla finale Challenger a Tbilisi, in Georgia, ha guadagnato ben 29 posizioni in una sola settimana, approdando al numero 294 del mondo. Una crescita costante che lo ha portato tra i primi 300, suggellando il suo ingresso nel tennis che conta. Cinà, che ha solo 20 anni, è ora il diciottesimo italiano nella classifica ATP, e uno dei più promettenti tra le nuove generazioni. Il ranking aggiornato del 26 maggio 2025 celebra non solo Sinner al numero 1 con 10.380 punti, ma anche la straordinaria progressione di Lorenzo Musetti, ora settimo al mondo, al suo primo Roland Garros da Top 10. Scavalcando Casper Ruud, Musetti conferma la maturità raggiunta e il suo ruolo di seconda punta del tennis maschile italiano.

Subito dietro, appunto, Cobolli, che con 1.920 punti è il terzo italiano in classifica, seguito da un Matteo Berrettini in leggera flessione al numero 30 dopo l’ennesimo inforunio. Buone notizie anche per Matteo Arnaldi, che risale fino al 36esimo posto. Più stabili Lorenzo Sonego e Luciano Darderi, mentre nella Top 100 restano anche Mattia Bellucci e Luca Nardi. Tra i giovani, oltre a Cinà, si segnalano progressi di Federico Arnaboldi (+1 posizione, ora n. 185) e Lorenzo Giustino (+17 posizioni, n. 282). Nonostante qualche scivolone di altri azzurri come Zeppieri o Travaglia, la tendenza è chiara: l’Italia non ha mai avuto così tanti giocatori competitivi a vari livelli. Un patrimonio da valorizzare, con l’obiettivo di consolidare il presente e costruire un futuro ancora più luminoso.