Manca sempre meno alla finale di Champions League tra l’Inter e il PSG. I nerazzurri tornano nell’ultimo atto della massima competizione europea dopo quella persa contro il Manchester City. Una sconfitta che, seppur pesante, ha fatto crescere la formazione di Simone Inzaghi. Una finale è pur sempre una finale, ecco perché l’Inter può contare su un bagaglio d’esperienza in più, esperienza che il PSG forse non ha in tutti i suoi interpreti.
La formazione di Luis Enrique è cresciuta molto, sotto la guida attenta del tecnico spagnolo che ha riportato al centro della filosofia il concetto di meritocrazia. I francesi hanno dominato il campionato, tecnicamente hanno raggiunto un livello importante e i nerazzurri devono rimanere attenti. La mentalità sarà alla base di una finale equilibrata.
Inter, le parole di Calhanoglu
Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’Inter, ha analizzato a Anadolu Ajansı la finale di Champions League: “Lo farò per la seconda volta in tre anni, sono molto felice di questo. A Istanbul non era destino, desideravo tanto vincere e per quel motivo ero molto dispiaciuto. Speriamo di farcela questa volta, siamo migliorati come squadra dopo quella sfida. Abbiamo aggiunto molto come club e come squadra. E penso che abbiamo acquisito più esperienza. Ora sappiamo come prepararci, sappiamo come giocare”.
“Il PSG è una buona squadra, molto forte come il Barcellona o il Bayern Monaco. Ma siamo sempre scesi in campo con fiducia in noi stessi, abbiamo sempre creduto che alla fine avremmo vinto. Siamo sempre scesi in campo con questa mentalità, speriamo che questa volta il destino sia dalla nostra. In Champions League può succedere di tutto, la partita può cambiare fino all’ultimo secondo, quindi dobbiamo essere pronti a qualsiasi scenario. L’abbiamo vissuto soprattutto nella partita contro il Barcellona, con il gol di Acerbi all’ultimo minuto: questa è la Champions League, non bisogna mai arrendersi. Quindi, come ho detto, ci prepareremo bene per questa partita. Ne siamo certi. Speriamo che questa finale sia diversa dalla prima, speriamo di poter alzare quella coppa. Perché è l’unica cosa che mi manca nella carriera. La voglio tanto. Faremo del nostro meglio, ne sono sicuro”.