In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex fuoriclasse brasiliano Ronaldo ha parlato così del rendimento offensivo dell’Inter.

Le parole di Ronaldo
“Non segnano solo Lautaro e Thuram, gioca in un modo diverso: è tutta la squadra ad “accompagnare” loro due. Sapere di poter avere minuti di qualità anche da Taremi, e Arnautovic sarebbe molto importante per Inzaghi. Di Lautaro mi hanno impressionato due cose: lo sguardo che aveva la sera di Inter-Barça, non stava bene eppure sembrava che volesse mangiare la partita. E immagino come a Monaco vorrà mangiare il pallone, visto che avrà recuperato anche fisicamente. Quella faccia me la aspetto anche da tutti gli altri interisti, da Barella in giù”.
“Buttato è una brutta parola, poco rispettosa per il Napoli. È vero che l’Inter sulla carta era più forte del Napoli, ma è vero anche che l’Inter è in finale di Champions per la seconda volta in tre anni: io non solo non l’ho vinta, ma non sono neanche mai arrivato in finale”.
Inter, Barella: “PSG? Cercheremo di cambiare il finale”
Intervista ai canali ufficiali dell’Inter, per il centrocampista, Nicolò Barella che in vista della finale contro il PSG ha dichiarato quanto segue. “Oltre alle vittorie, quello che conta è il percorso. E penso che questa società sia tornata dove merita, non grazie a me, che ho solo cercato di aggiungere il mio pezzettino. Il 31 maggio ci sarà la seconda finale in tre anni, vuol dire tanto per noi, è un orgoglio. Cercheremo di cambiare il finale. Sicuramente sono meno istintivo in determinate situazioni, ho limato dei lati del mio carattere grazie al mister e ai compagni che mi hanno aiutato tanto. Posso solo ringraziarli, mi fa piacere che questa cosa si veda anche fuori. Non so se sia il momento migliore della mia carriera, ma sabato cercherò di trovare la mia miglior versione”.
Il momento che si porta nel cuore di questa Champions: “Non una mia giocata, sicuramente il gol di Acerbi è stato quello che ci ha fatto credere alla rimonta (col Barcellona, ndr) e alla finale. Poi ce ne sono stati di importanti, quello è stato il più emozionante. Poi grazie a Davide (Frattesi, ndr) siamo arrivati a giocarci la finale. Il lavoro di squadra è la cosa più importante, è la cosa che ci ha sempre contraddistinto”.