Il Gran Premio di Spagna si è rivelato un concentrato di tensione, polemiche e anomalie. Non soltanto per il dibattito acceso attorno alla nuova direttiva tecnica della FIA sulle ali flessibili, ma anche per un fatto raro.
Al via del circuito di Montmeló si sono presentati solo diciannove piloti. Un’assenza dell’ultim’ora, di natura medica, che ha lasciato spiazzati pubblico e paddock, e che ha contribuito a rendere ancora più teso il clima di un weekend già infuocato. Il nodo regolamentare ha fatto discutere quanto e più della pista. Le nuove norme volute dalla FIA, entrate in vigore proprio a Barcellona, avrebbero dovuto limitare drasticamente la flessibilità delle ali anteriori.

Ma a detta di molti, tra cui Lewis Hamilton, il provvedimento si è rivelato un buco nell’acqua. In questo contesto già incandescente, l’assenza di un pilota in griglia ha assunto un peso ancora maggiore. Non si trattava di una sanzione disciplinare, né di un guasto dell’ultimo minuto: il ritiro è stato motivato da un problema fisico serio. Ad alzare bandiera bianca, alla vigilia del Gran Premio di Spagna, è stato Lance Stroll.
Troppo dolore per Stroll, Alonso ha corso da solo
Il pilota canadese dell’Aston Martin ha annunciato il proprio ritiro dalla gara a causa di un dolore alla mano diventato insopportabile. Secondo quanto comunicato dalla scuderia, si tratterebbe di una conseguenza dell’incidente avuto nel 2023, quando Stroll fu vittima di una rovinosa caduta in bicicletta che gli causò la frattura del polso destro e la lussazione del sinistro. Negli ultimi tempi, Stroll ha continuato a correre nonostante il fastidio, ma nelle ultime sei settimane la situazione è peggiorata fino a rendere necessaria una nuova operazione.

In una nota ufficiale, il team ha dichiarato: “Nelle ultime sei settimane, Lance sta convivendo con dolori alla mano e al polso, che si credono legati all’operazione da lui subita nel 2023. Per questo, lo staff medico ha confermato che non correrà domani e si sottoporrà a un intervento per sistemare questi problemi, prima di concentrarsi sul suo recupero”. L’impossibilità di partecipare alla gara è stata aggravata anche dalla tempistica dell’annuncio. Il ritiro è arrivato dopo le qualifiche, impedendo al team di schierare Felipe Drugovich, pilota di riserva dell’Aston Martin, che per regolamento non può prendere parte a una gara se non ha disputato la sessione di qualifica. Una beffa nella beffa per la scuderia di Silverstone, che si è trovata improvvisamente con una monoposto ferma ai box e con Alonso a correre in solitaria.