La Juventus volta ancora una volta pagina. In un clima di continui stravolgimenti dirigenziali, il club bianconero apre una nuova fase riorganizzativa: via una figura chiave, dentro un nuovo protagonista. La società ha annunciato ufficialmente l’arrivo di Damien Comolli come nuovo direttore generale. Ma accanto all’ingresso, si consumerà a brevissimo anche un addio: quello di Cristiano Giuntoli, la cui separazione dalla Juventus è ormai diventata inevitabile, anche se non ancora formalizzata.
Comolli nuovo DG: ruoli chiari e nuove gerarchie
Il primo annuncio ufficiale , dunque, è stato l’ingresso di Damien Comolli, dirigente di lunga esperienza internazionale che nell’ultima esperienza ha ribaltato le sorti del Tolosa. Comolli riporterà direttamente all’amministratore delegato Maurizio Scanavino, mentre avrà sotto la propria supervisione Giorgio Chiellini. Per l’ex capitano bianconero, il ruolo sarà strategico: una figura di raccordo tra la squadra e la dirigenza, con compiti che abbracciano sia l’aspetto tecnico che quello gestionale. La Juve riparte così da una struttura rinnovata, con l’obiettivo di ricostruire dalle fondamenta un’identità chiara e stabile.
Giuntoli verso l’uscita dalla Juventus: si tratta sulla buonuscita
Il capitolo Cristiano Giuntoli, invece, è ancora aperto in casa Juventus. La rottura con la proprietà, rappresentata da John Elkann, si è consumata nei giorni scorsi e riguarda diversi aspetti: mercato, gestione tecnica, comunicazione. Tuttavia, manca ancora il comunicato ufficiale di separazione. Il motivo? Le parti stanno negoziando l’accordo economico per chiudere il contratto, che lega il dirigente toscano alla Juve fino al 2028, con uno stipendio lordo complessivo di circa 6 milioni. La trattativa punta a una risoluzione consensuale con buonuscita tra i 2,5 e i 3 milioni. Un epilogo amaro per una collaborazione che non è mai davvero decollata.