Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, in conferenza stampa. “Erano mesi che avevo deciso di non parlare per concentrarmi su una stagione che diventava complicata e faticosa. Ho messo tutto me stesso insieme a soci e collaboratori per arrivare al risultato. Ho vissuto la quotidianità con la squadra ed evitato commenti, ogni parola rischiava di essere fraintesa”.
Cambio di allenatore? “Se cambi alla 12^ giornata è chiaro che qualcosa hai sbagliato. Quando si prosegue una stagione con un allenatore con cui non si è condivisa la gestione della squadra, la genesi non è mai semplice. Da qui, la chiamata di Giampaolo e del suo staff che si è reso artefice di questa impresa epica. Devo spendere due parole per loro: il calcio aveva messo da parte Giampaolo perché è spietato ed etichetta le persone. E invece ha svolto un ottimo lavoro. C’è stato anche un calo, ma anche nelle sconfitte la squadra non ha mai sfigurato. Ho scoperto l’uomo e uno staff di persone intelligenti, sensibili e corrette. Non ho mai sentito una parola sulla rosa non costruita secondo le loro esigenze, oltre ad averci sempre messo la faccia. Sono felice anche per lui che sia arrivata la salvezza, è un riconoscimento che il calcio gli deve. Potrà finire con noi o senza di noi e vi anticipo che è un tema di cui non abbiamo ancora discusso”.
“Corvino e Trinchera in questi anni hanno raggiunto risultati sportivi e il consolidamento economico del club con crescita delle strutture, è straordinario. Dover discutere di questo punto oggettivo mi sembra fuori luogo. Mi pongo il problema se ci sia stata una comunicazione non buona da parte nostra a inizio stagione: non vorrei sia stata fraintesa e mi riferisco proprio all’asticella. Ho capito che se uno usa questo termine si riferisce all’Europa o almeno al 10° posto: ecco, è stato un grave errore di comunicazione della società sebbene siamo stati mal interpretati. Ma senza alzare l’asticella dell’organico non avremmo raggiunto l’obiettivo che era quello dell’anno prima. Cancelliamo il termine ‘asticella’ per la prossima stagione”.
Decisioni arbitrali. “Quest’anno ci siamo salvati subendo tantissime ingiustizie. Gli episodi arbitrali avuti a sfavore rappresentano un unicum. Non ci dimentichiamo di questo, c’è stato un tema che non ricollego a pregiudizi come ad essere un piccolo club del sud, ma prendiamo atto che gli episodi sono stati tanti. Non si può non tener conto che mancano diversi punti figli di questi episodi. Quando le cose vanno male sul piano sportivo, gli episodi arbitrali non vengono considerati rilevanti… Abbiamo subito una espulsione per doppio giallo inaccettabile, in più un episodio da rigore cancellato: sono episodi che avrebbero anche potuto decretare la nostra retrocessione. In occasione dell’ultima partita il Lecce è stato incomprensibilmente multato. Abbiamo fatto comunicazione scritta ai vertici arbitrali per via di questi episodi e per il trattamento ricevuto da parte del direttore di gara che era molto, molto, molto nervoso e molto, molto, molto maleducato. Lo sfogo è stato un referto completamente falso. Chiederò che questo signore (Fabbri, ndr) non venga più ad arbitrare il Lecce. Mi ha trattato con maleducazione”.
Prossima stagione, invece? “Vogliamo migliorare su tutti i fronti: tecnico, amministrativo, strutture, persone. Ma ricordiamoci che siamo nel gruppo con il 50% di possibilità di salvarsi. Chi vuole il decimo posto o l’Europa League non si abboni, non venga allo stadio. Nei prossimi giorni mi vedrò con Corvino e Trinchera per mettere in pista la prossima stagione, che vedrà un Lecce solido, strutturato, carico e motivato sapendo che ci aspetta un’impresa ardua”.