Che Lewis Hamilton stia vivendo un periodo complesso, forse il più duro della sua straordinaria carriera, è ormai sotto gli occhi di tutti.
Dopo aver lasciato la Mercedes per abbracciare il progetto Ferrari, il sette volte campione del mondo immaginava ben altro scenario. Il suo approdo a Maranello, salutato come un colpo sensazionale per il Cavallino, è stato accompagnato da una narrazione epica: il ritorno alla gloria, la caccia all’ottavo titolo, la leggenda che si compie in rosso. Ma la realtà si è rivelata un brusco risveglio. Dopo nove Gran Premi, Hamilton è ancora a secco di podi in gara (fa eccezione solo la vittoria nella sprint race in Cina) e ha vissuto un fine settimana da incubo al Gran Premio di Spagna, dove ha chiuso in sesta posizione dopo essere stato superato persino dalla Sauber di Nico Hülkenberg. Un colpo durissimo, che lo ha lasciato visibilmente demoralizzato anche davanti ai microfoni, come raccontato nei giorni scorsi.

Il rapporto con la vettura resta problematico: Charles Leclerc riesce a spremere il massimo dalla SF-25, mentre il britannico appare disorientato, senza feeling, incapace di reagire con la consueta lucidità. E nonostante la grande esperienza e la personalità da leader, anche Hamilton ha lasciato trasparire segnali di frustrazione, tanto che da più parti sono iniziate a circolare voci su un possibile ritiro a fine stagione.
Croft spegne le voci sul ritiro: “Hamilton ci sarà anche nel 2026”
A dissipare i dubbi, però, ci ha pensato David Croft, storica voce della Formula 1 per Sky Sports UK, che ha affrontato apertamente la questione durante lo Sky F1 Show. Lewis sarà presente anche il prossimo anno. Non andrà da nessuna parte – ha dichiarato con fermezza. Per Croft, il pilota britannico ha ancora voglia di lottare e, soprattutto, non ha alcuna intenzione di chiudere la propria carriera con una stagione incolore. Il giornalista ha poi analizzato nel dettaglio le difficoltà vissute da Hamilton a Barcellona, spiegando che il pilota ha sofferto per un problema tecnico emerso nell’ultimo stint e per una strategia gomme che ha penalizzato la sua corsa: “Hülkenberg aveva gomme nuove e questo ha fatto una grande differenza. Non è stato sorprendente vederlo superare Lewis”.

Il vero banco di prova, secondo Croft, sarà il GP del Canada, pista simbolo nella carriera di Hamilton, dove ha spesso espresso il suo miglior potenziale: “È una pista che ama. Se ha un’altra giornata negativa come quella di Barcellona, allora ci sono problemi. Ma se qualcuno può farcela, è proprio Lewis”. Il verdetto è chiaro: Hamilton non ha ancora finito. E anche se il cammino in rosso si sta rivelando più tortuoso del previsto, il campione britannico non ha alcuna intenzione di arrendersi.