Addio ad un commissario tecnico italiano che ha fatto la storia per il team. Il lutto è stato terribile, la Federazione si stringe alla famiglia.
La figura dell’allenatore, in qualsiasi sport prendiamo come riferimento, è fondamentale quanto se non più di quella del “fuoriclasse” che conduce la squadra alla vittoria. Un tecnico è un esempio di vita dentro e fuori dalla palestra, un mentore e, nel caso sia davvero dotato di leadership e risorse, può perfino diventare una sorta di “secondo padre” per i suoi giocatori.

Ci sono tanti esempi reali – come quello di Cus D’Amato, allenatore storico di Mike Tyson o Enzo Bearzot, che condusse un’Italia in crisi a vincere la Coppa del Mondo del 1982 – ma anche nella fiction – Al Pacino ne Ogni maledetta domenica o Samuel Lee Jackson in Coach Carter – di allenatori che hanno avuto un’influenza enorme su una squadra o sulla società, attraverso i media.
Purtroppo però, come gli atleti, anche gli allenatori rimangono esseri umani con un tempo limitato da passare sulla Terra e così, in queste ore, un team ha dovuto dare una brutta notizia, comunicata e confermata pure dalla Federazione ufficiale. Il suo allenatore si è spento improvvisamente lasciando un vuoto davvero impossible da riempire.
Addio al coach: “Un esempio e un amico”
La squadra Magnolia Basket Campobasso del Molise piange la scomparsa a soli 64 anni di Giustino Altobelli, Assistent Coach del team tricolore che ha seguito la squadra negli ultimi anni. In due anni di attività, Giustino ha conquistato i cuori dei tifosi, degli atleti e della dirigenza molisana, come conferma un ricordo lanciato proprio dai canali social del team il 5 giugno, giorno della scomparsa.

A confermare la notizia, la FIP che ha commemorato il tecnico con una foto e alcune righe dedicate alla sua famiglia ed a tutti i tifosi a cui mancherà. Il Magnolia ha riportato il comunicato che segue per salutarlo: “Ci ha insegnato tanto, sul campo e fuori. Sei stato una guida, un esempio, un amico. Tutta la società si stringe attorno alla tua famiglia e ai tuoi cari in questo momento di profondo dolore. Grazie di tutto, Coach”.
In un momento di grande lutto come questo, non sarà di immediata consolazione per amici e familiari ma aver lasciato un simile impatto in soli due anni in una squadra così importante è sicuramente segno di una caratura umana enorme e di un impegno incessante profuso nel suo lavoro. Anche Altobelli è un esempio di allenatore-mentore, come quelli che abbiamo citato e come conferma tutto l’affetto con cui i suoi atleti lo hanno ricordato.