Mentre Jannik Sinner scrive un’altra pagina di storia azzurra, diventando il primo italiano a raggiungere la finale del Roland Garros dal 1976, battendo nientemeno che Novak Djokovic.
L’altro volto del tennis italiano, Matteo Berrettini, resta ancora fuori dal radar. In un momento in cui il tennis azzurro è ai vertici del mondo, l’assenza del romano si fa sentire eccome, soprattutto per chi ha visto in lui, fino a pochi anni fa, l’ariete del tennis nostrano nei grandi tornei. The Hammer, che aveva già rinunciato a partecipare al Roland Garros per dare priorità al pieno recupero fisico dopo gli sforzi accumulati ( el’infortunio) durante gli Internazionali d’Italia, era atteso per il ritorno proprio in questa settimana, in concomitanza con i tornei che aprono ufficialmente la stagione sull’erba.

L’obiettivo era chiaro: mettersi alle spalle i fastidi fisici e ripartire dal verde, il terreno su cui ha costruito gran parte delle sue fortune, incluso quel magico cammino che nel 2021 lo portò fino alla finale di Wimbledon, dove solo un leggendario Djokovic riuscì a fermarlo. Ma l’annuncio arrivato in queste ore spegne ogni entusiasmo: Matteo Berrettini ha dato forfait anche al torneo di Stoccarda, dove nel 2019 aveva conquistato il suo primo titolo ATP sull’erba. Un torneo a cui è sentimentalmente legato e che avrebbe rappresentato la cornice ideale per riprendere confidenza con il circuito.
Forfait Berrettini, salta Stoccarda: Wimbledon a rischio
La riabilitazione procede più lentamente del previsto, e The Hammer è costretto ancora una volta a fermarsi, lasciando i fan con l’amaro in bocca e tante domande sul futuro. La rinuncia al torneo tedesco è un segnale allarmante per la stagione sull’erba di Berrettini. L’ipotesi di un ritorno a Wimbledon, dove 4 anni fa toccò il punto più alto della carriera sfiorando un titolo Slam, è sempre più appesa a un filo. Il rischio concreto è che anche il prestigioso appuntamento londinese possa sfumare, lasciando Matteo a guardare ancora da lontano i colleghi – italiani e non – contendersi i trofei più ambiti.

Non è un segreto che l’erba sia la superficie ideale per il romano, con il suo servizio esplosivo e il rovescio slice che fa male. Perdere un’altra stagione su questi campi significa vedere sfumare non solo occasioni, ma anche ranking e fiducia. Gli addominali sono muscoli difficili da “ricucire”, dal momento che anche per ogni piccolo movimento vengono impegnati costantemente dal corpo umano. Dopo un lungo periodo costellato da infortuni e tentativi di rientro spesso frustrati, il tempo stringe per Berrettini. Se il corpo non risponde, il rischio è che il calendario 2025 possa diventare una rincorsa costante, senza certezze.