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Da Granit a Dusan: sei personaggi in cerca di Milan

Come in un’opera pirandelliana, sono almeno sei i personaggi in cerca d’autore in un Milan che vuole tornare forte. Maignan, Pavlovic (Gabbia), Fofana, Pulisic, Leao: i 5 superstiti (più uno, Milanista vero, che si giocherà il posto col serbo) dell’ottavo posto vedranno verosimilmente intorno a loro dei compagni nuovo di zecca. Tutti con un identikit ben preciso: va bene essere forti, ma dovranno essere tanto motivati, al punto da mettere il Milan al primo posto delle loro priorità. Il resto, è più o meno variabile.

In difesa, la rivoluzione prevede tre innesti titolari: a destra, come raccontato già nei giorni scorsi, piace Dodó della Fiorentina. Costa tanto, è vero, ma potrebbe risolvere un problema che dura praticamente dai tempi di Cafu. A sinistra, Zinchenko è il nome più caldo: l’ex City, oggi all’Arsenal, ha un contratto in scadenza 2026, il che potrebbe favorire la trattativa.  L’ucraino sa fare tutto: basti pensare che Guardiola lo impiegava spesso  anche a centrocampo. In mezzo è forse la casella più difficile da ipotizzare: per quanta importanza Allegri dà alla difesa, servirebbe una certezza assoluta, magari da rilanciare. I nomi di Skriniar, Demiral e Kim avrebbero tutti un senso, sotto questo punto di vista: ma i loro ingaggi sono altissimi.

A centrocampo, la scelta di Modric non va sottovalutata: potendo giocare una volta a settimana, il croato può diventare un titolare, anche se rappresenta un cambio già in conto. Manca un mediano: Xhaka ha letteralmente tutto ciò che serve a questo Milan, con i quasi 25 milioni di Musah diventa più semplice. Rabiot resta sempre lì: è il fedelissimo per eccellenza di Allegri.

Vlahov
Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus

Ma è a sorpresa in attacco che Allegri potrebbe volere il regalo di bentornato: un regalo che oggi guadagna 12 milioni, per via di un accordo sul premio alla firma, spalmato a salire sugli anni finali di contrario. Ma Dusan Vlahovic lo sa: il suo tempo a Torino è finito. E non c’è un’asta per dargli quello stesso ingaggio, oggi fuori mercato persino per la Premier. Max lo conosce e lo stima: Vlahovic più Gimenez (magari anche insieme in alcune situazioni, specie a partita in corso) vorrebbe dire ipotecare una trentina di gol abbondanti. Sembrerebbe un sogno, potrebbe diventare realtà: Tare ci proverà, cosciente delle difficoltà, ma anche degli argomenti importanti da mettere sul tavolo. Quest’estate c’è un progetto tecnico: difficile, ma affascinante. E sposarlo oggi vorrebbe dire ritagliarsi un ruolo da stella, se le cose decolleranno come si spera a Milanello.

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