Una notizia tremenda scuote il mondo dello sport italiano: ci lascia una figura amatissima e insostituibile.
Ci sono notizie che non vorremmo mai scrivere, eventi che, anche quando arrivano in punta di piedi, fanno rumore dentro. Il mondo dello sport italiano è stato colpito da un lutto che lascia sgomenti, un addio che ha un sapore amaro.

Stavolta non si parla di campioni da copertina, né di figure che vivono sotto i riflettori delle grandi arene. No, stavolta è venuto a mancare uno di quelli che lo sport lo vivono e lo costruiscono giorno dopo giorno, sul campo, nelle palestre, tra i giovani. Una di quelle persone che non cercano la ribalta, ma che senza di loro il motore non gira.
Lutto nello sport italiano
La scomparsa di Daniele Spapperi ha colpito profondamente Città di Castello, ma il vuoto che lascia va ben oltre i confini del territorio. Figura autentica, generosa, competente e appassionata, Spapperi è stato per anni un punto di riferimento per lo sport scolastico e agonistico, una presenza costante per chiunque in quella comunità si sia avvicinato al tennis o alla pallavolo. Le sue due grandi passioni, che ha saputo trasmettere con entusiasmo, pazienza e, soprattutto, cuore.

Il suo nome è legato a decenni di attività con i giovani. Non solo allenatore, ma anche educatore nel senso più pieno del termine. I risultati ottenuti nel tempo, per chi lo ha conosciuto, non si misurano solo con le coppe o con le classifiche. Si vedono nei ragazzi che ha formato, nei valori che ha trasmesso, nella fiducia che ha saputo conquistarsi giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. E non è un caso che il sindaco e tutta la giunta comunale lo abbiano voluto ricordare come un “autentico pioniere dello sport a livello scolastico ed agonistico, una figura che ha dato moltissimo, soprattutto ai giovani, con dedizione e competenza”.
La sua assenza si farà sentire nei silenzi delle palestre e dei campi da tennis, nelle riunioni delle società sportive, nelle giornate di gare in cui non ci sarà più il suo sguardo attento, il suo consiglio sussurrato, il suo modo inconfondibile di stare accanto agli atleti. Non era un uomo da grandi proclami, ma tutti sapevano che quando c’era lui, tutto filava nel modo giusto.
Oggi, il mondo dello sport perde un pezzo importante, uno di quelli silenziosi, ma fondamentali. La comunità di Città di Castello lo piange con commozione sincera, consapevole che Daniele Spapperi non sarà dimenticato. Perché ci sono persone che continuano a vivere in ciò che hanno costruito, e lui, di sport, ne ha costruito davvero tanto.






