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Berrettini, mistero assoluto: il tennis con il fiato sospeso

Matteo Berrettini salta anche il Queen’s: resta il mistero sulle sue reali condizioni fisiche, e l’erba (Wimbledon) comincia a sfumare.

Di Matteo Berrettini si continua a parlare, ma sempre più per le assenze che per i risultati. Un paradosso, considerando che l’erba è da sempre il suo terreno ideale. E invece, anche questa volta, niente da fare.

Come sta Berrettini
Nuovo forfait per Berrettini, come sta davvero il tennista azzurro (Foto IG @matberrettini – sportitalia.it)

Dopo aver rinunciato al Roland Garros – con la motivazione chiara di voler puntare tutto sulla stagione dei prati – l’azzurro dà forfait anche al Queen’s, torneo ATP 500 che lo ha visto protagonista e vincitore in passato. Una rinuncia che pesa, eccome, e che alimenta dubbi e interrogativi sulle sue reali condizioni di salute.

Mistero Berrettini, come sta il tennista azzurro

Non è un mistero che Berrettini, ormai da tempo, stia combattendo con un problema muscolare agli addominali. Un fastidio che si è riacutizzato agli Internazionali d’Italia, nel match contro Casper Ruud, e che lo ha costretto a fermarsi di nuovo. Da allora è passato più di un mese, eppure la situazione sembra tutt’altro che risolta. Dopo aver saltato anche il torneo di Stoccarda, ora arriva la seconda defezione consecutiva sull’erba, superficie dove avrebbe potuto ritrovare fiducia e ritmo. Invece, nulla. Nessuna conferma sulla data del rientro, nessun segnale incoraggiante dal suo staff. Solo silenzi e comunicati stringati.

Berrettini nuovo forfait
Forfait Berrettini come sta il tennista (Foto IG @matberrettini – sportitalia.it)

L’impressione è che qualcosa non torni. Perché va bene la cautela, va bene non voler rischiare in vista di Wimbledon, però a questo punto il rischio è quello di non arrivarci proprio, o quantomeno non nelle condizioni ottimali. E per un giocatore che sull’erba ha scritto alcune delle pagine più belle del tennis italiano degli ultimi anni, questa sarebbe una beffa clamorosa. Anche perché parliamo di un finalista di Wimbledon, uno che su questa superficie ha pochi rivali se sta bene. Il problema è proprio quello: sta bene?

A differenza di Lorenzo Musetti, il cui forfait al Queen’s è stato comunicato in modo chiaro e diretto, con tanto di motivazione tecnica e tempistiche precise, la situazione di Berrettini resta avvolta in una sorta di nebbia. I tifosi cominciano a perdere la pazienza, perché è da troppo tempo che si aspetta un ritorno vero, solido. Ogni volta che sembra vicino, ecco che arriva un nuovo stop, una nuova frenata. E l’estate, si sa, non aspetta nessuno.

Senza ombra di dubbio, il talento non si discute. Berrettini, quando sta bene, è ancora uno dei migliori interpreti del tennis mondiale su erba. Però il corpo continua a tradirlo, e la testa – inevitabilmente – inizia a fare i conti con la frustrazione. Mancano ormai solo due settimane a Wimbledon, e non sapere se ci sarà o meno uno dei protagonisti più attesi comincia a essere un peso per tutto il movimento. In questo momento, più che il ranking, serve chiarezza. Perché il silenzio, nel mondo dello sport, raramente è un buon segno.

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