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Manchester City, Reijnders: “Qui non per sostituire De Bruyne”

È iniziato un nuovo capitolo di vita e di carriera per Tijjani Reijnders. Il tempo di chiudere la stagione, svuotare l’armadietto al Milan e impacchettare gli effetti personali che ha firmato con il Manchester City e ora si prepara a disputare il Mondiale per Club sotto la guida di Pep Guardiola. Ma dal ritiro in Florida con la sua nuova squadra ha voluto precisare un aspetto: Non sono qui per sostituirlo (De Bruyne, ndr)”. Infatti in molti, tra stampa e tifosi, hanno rimarcato questa sliding door tra il vecchio e il nuovo al Manchester City. Ma Reijnders non è interessato a questi discorsi. Devo giocare il mio gioco. Ma prendo spunti da diversi giocatori, da quello che sanno fare molto bene, e cerco di adattarlo. Con Kevin De Bruyne, ad esempio, mi ha colpito il modo in cui osservava il campo e i passaggi che faceva“, le parole riportate da ESPN.

Reijnders arriva al Manchester City dopo essere stato eletto miglior centrocampista della Serie A, e il 26enne spera di poter compiere un ulteriore salto di qualità sotto la guida del suo nuovo allenatore: “Questa è ovviamente una cosa molto importante: è il miglior allenatore del mondo (Guardiola, ndr). Sono molto desideroso di imparare cose nuove qui e uno stile di gioco diverso, ed è proprio questo ciò che attendo con entusiasmo“.

Reijnders Manchester City

Così ancora Reijnders

Il Milan è nel mio cuore, ma al Manchester City posso raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato per la mia carriera in meno tempo“. Dopo il suo trasferimento al Manchester City per 70 milioni di euro (55 fissi + 15 di bonus personali e di squadra), il centrocampista Tijjani Reijnders parla così a Sky Sports anche della trattativa che lo ha portato in Premier: “Hanno contattato mio padre intorno alla fine della stagione, stavano cercando un numero 8 e non ho avuto grossi dubbi sull’accettare la proposta, perché il City è uno dei migliori club al mondo. La scelta alla fine è stata facile“.

Le parole su Pep Guardiola: Lavorare con lui è ovviamente una grande cosa – ha dichiarato l’ex centrocampista del Milan -. È il miglior allenatore al mondo e desidero molto imparare nuove cose“. E sulle sue caratteristiche in campo: “Sono un centrocampista box-to-box a cui piace portare palla e far parte della costruzione di gioco, oltre che collegare difesa e attacco e cercare di fare assist e gol“.

 

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