Qualche ora e l’architettura del Milan che verrà, prenderà forma in maniera più concreta. Come raccontavamo nell’appuntamento dello scorso venerdì, nel corso di questa settimana è in programma una riunione programmatica importante, che vada al di là degli scambi quotidiani e costanti tra Allegri e Tare che hanno creato una vera e propria sinergia.
Il contatto previsto andrà a coinvolgere anche la proprietà del club rossonero, e potrebbe determinare le linee guida delle strategie che andranno a caratterizzare in maniera operativa le scelte di mercato del club nell’ottica di determinare un’opera di rinnovamento e rafforzamento della squadra in vista della prossima stagione.

Tra le decisioni da prendere, anche quella relativa alla distribuzione del budget che verrà messo a disposizione per la campagna acquisti, determinando lo sforzo economico da mettere in programma per i vari ruoli (tanti) su cui la dirigenza deciderà di intervenire con le probabili priorità (attaccante), e quali innesti dovranno invece usufruire delle operazioni in uscita per allargare la propria possibilità di spesa.
In attesa di comprendere dunque lo sviluppo delle strategie che si cercheranno di concretizzare, è evidente che il lavoro di Igli Tare abbia già portato ad uno stato dell’arte che ha posizionato il club rossonero nella rincorsa ai propri obiettivi. E’ uno scambio costante, quello tra Direttore Sportivo ed Allenatore, con valutazioni che abbracciano sia la ricerca di profili “pronti ed esperti” alla Modric, oppure per entrare ancora più a fondo nella lista dei desideri di Allegri, Vlahovic e Rabiot; sia per la condivisione riguardante l’apprezzamento di giovani italiani di indiscusso valore come il centrale del Parma Leoni (trattato anche dall’Inter) o il terzino sinistro di proprietà della Fiorentina Fortini, reduce dalla bella esperienza in prestito alla Juve Stabia.
Certamente tutti i reparti verranno investiti dall’aria di cambiamento che il Milan ha in programma di realizzare nel prossimo trimestre, partendo dalla difesa che vanta almeno un paio di casi da gestire sotto ogni punto di vista. Se per Maignan le parti in causa collimano nella fiducia di riuscire a ricostruire un rapporto sfaldatosi negli ultimi mesi, più difficile sembra fare altrettanto con Theo Hernandez. Con l’ex Real Madrid il rischio di un braccio di ferro è decisamente più concreto, nonostante la potenziale buona volontà di Allegri di cercare una restaurazione. In caso di partenza di Theo, il nome di Zinchenko dell’Arsenal va certamente tenuto in lista, anche se non è l’unico sul quale a Casa Milan stanno lavorando.
Passando alla mediana, e dando per assodato l’innesto di Modric, Tare sta lavorando da tempo all’idea Xhaka, con i contatti diretti con il Bayer Leverkusen che pure sembra orientato ad evitare un’ulteriore cessione pesante in un’estate che ha già visto diverse pedine lasciare la BayArena. La proprietà del Milan vedrebbe di buon occhio investimenti per calciatori futuribili, e così si spiegano i contatti per calciatori evidenziati dall’attività di scouting dei milanesi come per esempio Javi Guerra o il ben più costoso Jashari del Bruges che vanta proposte di ingaggio molto pesanti anche dalla Premier League.
Infine, resta da tenersi caldamente monitorato lo scenario Rafa Leao: il ritorno di fiamma del Barcellona per Nico Williams potrebbe presto spingere il Bayern Monaco a trasformare i contatti esplorativi per Rafa, espressi sin qui in maniera informale, in qualcosa di decisamente più concreto.