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La Nazionale trema, squalifica pesantissima: è ufficiale

Una sentenza scuote la Nazionale italiana: la squalifica è inevitabile e rischia di avere ripercussioni pesantissime sul futuro.

C’è un’ombra lunga che si stende sulla Nazionale italiana, un’ombra che non arriva dal campo, dalla pista o dalla pedana, ma da un’aula della giustizia sportiva. È una di quelle situazioni che non si vorrebbero mai raccontare, perché si infilano sotto la pelle e lasciano domande sospese nell’aria.

Squalifica in Nazionale
Momento no per la Nazionale, ora arriva anche la squalifica (sportitalia.it)

Sì, perché questa volta non si parla di risultati, convocazioni o strategie tecniche, ma di un caso che mette in discussione il cuore stesso di ciò che dovrebbe rappresentare lo sport a livello nazionale. La squalifica, a questo punto, sembra essere solo la punta dell’iceberg.

Squalifica pesantissima e processo ancora in corso

Una sentenza sportiva è arrivata. Una squalifica vera, reale, già definita nei termini. E sembrerebbe essere solo l’inizio, o forse solo una parte di una storia molto più grande, complessa e, senza ombra di dubbio, dolorosa. La squalifica, infatti, arriva grazie ad un patteggiamento. Questo, ovviamente, per quanto riguarda il tribunale sportivo mentre per quello penale è ancora tutto da definire. Sì perché questa brutta storia è anche penale e può avere ripercussioni ancora peggiori.

Tutto nasce da accuse pesanti, pesantissime. Accuse che parlano di umiliazioni, pressioni e abusi psicologici. Accuse che sono state portate avanti con coraggio da chi, per anni, ha taciuto. E adesso la voce è diventata pubblica, ufficiale, scritta nero su bianco.

Emanuela Maccarani Nazionale
Emanuela Maccarani squalificata per tre mesi e non è finita (Foto Facebook – sportitalia.it)

La protagonista di questo caso è Emanuela Maccarani, ex allenatrice della Nazionale di ginnastica ritmica. Un nome che, fino a poco tempo fa, era associato a medaglie, eleganza e successi. Poi, però, è arrivata l’inchiesta, partita alla fine del 2022. A fare scattare tutto erano state le denunce di Nina Corradini e Anna Basta, due ex atlete azzurre, che hanno avuto il coraggio di raccontare un vissuto fatto di maltrattamenti, offese e ossessioni legate al peso. Secondo le loro parole, dentro l’Accademia di Desio – il centro federale dove si formano le atlete della Nazionale – ci sarebbe stato un clima tossico, in cui la magrezza veniva imposta come condizione irrinunciabile, anche a costo della salute.

Ora, almeno per quanto riguarda l’ambito sportivo, è arrivata la chiusura. Maccarani ha patteggiato con la Procura federale una squalifica di tre mesi per comportamenti antisportivi, mentre l’accusa di maltrattamenti è stata archiviata. Tre mesi fuori, dunque, che segnano un punto fermo nel processo sportivo.

Quello penale, invece, è ancora aperto. Nel frattempo, la Nazionale trema. Perché un terremoto del genere lascia segni ovunque: nelle strutture, nei rapporti, nelle gerarchie. E soprattutto, nelle coscienze.

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