Pecco Bagnaia al centro delle voci: la Ducati rompe il silenzio e lo fa con parole pesanti, i tifosi non si aspettavano una uscita simile.
C’è qualcosa nell’aria attorno a Pecco Bagnaia che da settimane non lascia tranquilli né i tifosi né gli addetti ai lavori. Una stagione che stenta a decollare, risultati altalenanti, una pressione crescente che si riflette anche fuori dai circuiti.

E poi, come sempre accade quando i conti non tornano subito, iniziano a circolare voci, illazioni, chiacchiere da paddock e da social. Si parla di tensioni, di rapporti incrinati, addirittura di un possibile addio. Tutto e il contrario di tutto. Però, fino a poche ore fa, dalla Ducati era calato un silenzio piuttosto pesante.
La Ducati parla di Bagnaia snza filtri
La rottura del silenzio è arrivata nel momento giusto, e a parlare non è stato un portavoce qualunque, ma direttamente Gigi Dall’Igna. Ai microfoni di DAZN, il direttore generale di Ducati Corse ha scelto la linea della chiarezza, mettendo sul tavolo non solo parole, ma anche un messaggio molto preciso. Nessun attacco, nessuna difesa forzata, ma una narrazione onesta di chi conosce bene Pecco, sia come pilota che come uomo. “È venuto da noi e ha dovuto imparare a guidare una MotoGP”, ha spiegato Dall’Igna, quasi a voler ricordare a tutti da dove è partito il campione torinese.

In effetti, non va dimenticato che Bagnaia è arrivato in MotoGP guidando un prototipo tutt’altro che facile. I primi due anni sono stati di pura sopravvivenza tecnica, con una moto ancora da costruire e tanto da capire. Poi però, passo dopo passo, è arrivato a un soffio dal titolo mondiale, fermato solo da un Quartararo in stato di grazia. Quell’anno è stato lo spartiacque. Da lì in poi Pecco ha fatto un salto di qualità enorme, portando la Ducati sul tetto del mondo nel 2022 e ripetendosi nel 2023. E adesso, anche se la stagione 2024 non sta andando come molti si aspettavano, resta in piena corsa. Forse non per il titolo, ma sicuramente per dimostrare ancora una volta chi è.
Dall’Igna, però, va oltre i risultati. E sottolinea un aspetto spesso ignorato: “Ha dato così tanto alla Ducati… che merita tutto il nostro rispetto. Ha riportato il campionato a casa. Pecco aveva bisogno di noi, e noi avevamo bisogno di Pecco”. Un legame, quindi, che va oltre i numeri. C’è fiducia, c’è stima. E soprattutto c’è una consapevolezza reciproca che non si è incrinata, nonostante le difficoltà.
Non è un mistero che Pecco sia un perfezionista. Lo dice apertamente anche Dall’Igna, che lo descrive come “meticoloso” e attento al minimo dettaglio. “Percepisce persino le più piccole differenze”, aggiunge. Un dettaglio che spiega anche quanto sia difficile accontentarlo, ma anche quanto possa essere decisivo, se messo nelle condizioni giuste. Insomma, nonostante le voci, nonostante la pressione, la Ducati ha scelto di restare al fianco di Bagnaia. E lo fa con parole che pesano più di mille smentite. Il campione non si discute. Si sostiene.






