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Cobolli, ranking da sogno: che balzo in classifica

Flavio Cobolli sfiora lo straordinario ad Halle, ranking da sogno, il balzo in classifica è impressionante.

C’è un momento magico nel tennis, quello in cui un giovane talento trasforma una semifinale in una promessa concreta di gloria. E se a prima vista il torneo di Halle poteva sembrare una tappa di passaggio, adesso assume un’aria diversa.

Flavio Cobolli nella top 20
Flavio Cobolli balzo in avanti nel ranking mondiale (Foto IG @flavio_cobbo – sportitalia.it)

Il romano Flavio Cobolli, fresco di miglior ranking in carriera, ha messo a segno un capolavoro sul veloce verde tedesco: una rimonta al tie-break nel terzo set sugli ottavi, un passo deciso verso i quarti, e un ranking che avanza. Sì, perché non è solo questione di emozioni, ma di cifre, di punti che pesano, di una classifica che si muove.

Il ranking di Cobolli fa sognare i tifosi

Prima del torneo Cobolli era al 24° posto mondiale con 1.970 punti. Dopo l’accesso ai quarti, ha guadagnato 90 punti, salendo a quota 2.060 senza però scalare in classifica. E infatti resta 24° ma con prospettive serie: se raggiungesse la semifinale, arriverebbe a 2.160 punti e si insinuerà nei Top 20 in maniera virtuale. Ma conta ancora di più il seguito: in finale potrebbe salire al 18° posto con 2.290, e in caso di vittoria arrivare addirittura fino al 17° con 2.460. Numeri che non sono mai stati così vicini.

Dietro queste potenzialità c’è una crescita costante. Cobolli non è un caso improvviso: a maggio ha conquistato l’ATP 500 di Amburgo, battendo Andrey Rublev in finale, e prima ancora si era imposto a Bucarest, vincendo il suo primo titolo ATP. In ogni match, si è visto un ragazzo che resta sempre in partita, capace di difendersi e di attaccare con equilibrio. A Halle lo ha dimostrato contro avversari solidi, segnando progressi evidenti come il passaggio del turno ottenuto al tie-break contro Shapovalov.

Cobolli con Sinner
Ecco perchè Cobolli può entrare in top 20 (Foto IG @flavio_cobbo – sportitalia.it)

Il torneo tedesco è diventato così un passaggio cruciale per il suo programma. Wimbledon è dietro l’angolo, e con una buona posizione in classifica Cobolli potrebbe trovarsi testa di serie, evitando incroci difficili già al primo turno. Non è solo questione di opportunità sportive: mantenere in crescita la classifica significa entrare con maggior tranquillità nei tornei del circuito maggiore, chiudere con più continuità e puntare sempre più in alto.

Senza ombra di dubbio, il percorso resta lungo. Per arrivare nei Top 20 dovrà conquistare almeno una semifinale, un obiettivo tutt’altro che semplice in un ATP 500. Però quello che conta è il trend. E oggi, Cobolli ha dimostrato ancora una volta di meritare questa corsa. Ha dimostrato di non avere timori reverenziali, di gestire con sprazzi di tecnica e temperamento partite complesse.

In fondo, se si guarda all’inizio della stagione, si capisce meglio il suo percorso: una scalata lenta, fatta di titoli, vittorie nei Challenger, exploit nei Masters. E adesso la sensazione è che possa davvero entrare in un’orbita stabile da Top 20. Perché l’erba di Halle non è solo un palcoscenico, ma un trampolino realistico.

Ecco perché il tabellone avanza con promesse. Ecco perché i punti pesano. Ecco perché oggi, a 23 anni, Flavio Cobolli non sogna più, ma inizia a costruire il suo futuro tra i grandi. Con il sorriso, la rabbia in campo e una rincorsa che merita rispetto.

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