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“Zitto e guida”: Ferrari-Leclerc, succede il finimondo

Sembra incredibile, eppure quel “stai zitto e guida” rivolto a Leclerc ha rimbalzato con forza nel paddock e sui social.

E’ diventato un vero e proprio ‘caso politico’ dentro la Ferrari. Ma partiamo dall’inizio. In pista sembrava un weekend come tanti, ma quando si è acceso il semaforo verde ecco scattare una tempesta potentissima.

Polemiche su Leclerc
Zitto e guida il monito lanciato a Cherles Leclerc (Foto IG @charles_leclerc – sportitalia.it)

Tutto è nato dal Gran Premio del Canada, un fine settimana che aveva il sapore della rivincita per Charles Leclerc dopo errori e penalità ma che, invece, ha lasciato dietro di sé una scia di tensione e polemiche.

Ferrari Leclerc il perché di quella esternazione

Il fulcro della tempesta è una frase pronunciata da Davide Valsecchi, ex pilota oggi commentatore per F1 Nation: “Perché lamentarsi? Stia zitto e guida”. Due parole brusche, che non hanno lasciato scampo alle critiche su quanto Leclerc abbia reagito di fronte agli inconvenienti del weekend canadese. Il pilota era sembrato in forma nelle libere, ma poi ha commesso un errore compromettente che gli è costato un dritto e il mancato appuntamento con la FP2 . Un peccato di gioventù per uno che, senza ombra di dubbio, si è sempre dimostrato tra i migliori talenti in griglia.

Leclerc e Ferrari ancora non va
Polemiche intorno a Leclerc (Foto IG @charles_leclerc – sportitalia.it)

Arriviamo alle qualifiche: Leclerc commette un altro errore cruciale nel suo ultimo giro veloce, accusando sul team radio il giovane Isack Hadjar di averlo “lasciato in aria sporca” e di avergli rovinato la prestazione. A quel punto Valsecchi non ha retto: “Non era il momento giusto per lamentarsi… sei uno dei migliori al mondo, guida e basta”. Insomma, per lui la Ferrari – e in particolare Leclerc – avrebbe dovuto rimanere concentrata sul risultato, non perdere tempo in lamentele che appesantiscono l’ambiente.

Secondo Valsecchi serve una squadra unita, che non si lasci dividere dalle reazioni dei piloti: “La squadra viene prima delle emozioni del singolo… se questo atteggiamento si ripete, qualcuno dovrà fare scelte più coraggiose”. Per Valsecchi non è solamente un momento negativo per Leclerc. Sta diventando un campanello d’allarme per tutta la scuderia, che potrebbe perdere lucidità proprio quando ne ha più bisogno.

Il fragile equilibrio in Ferrari rischia di incrinarsi ulteriormente nei prossimi fine settimana se le parole non diventeranno carburante per una svolta, piuttosto che cortina di divisione. Ora più che mai serve guida: non solo quella di Leclerc, ma anche quella del team. Perché basta un errore — o una confessione al team radio — per mettere in discussione equilibri, strategie e, persino, la leadership dentro il box.

Insomma, è accaduto di tutto in Canada e la frase “stai zitto e guida” non riguarda solo Charles Leclerc. È un invito che suona come monito per tutti: pilota, ingegneri e responsabili della scuderia. Parole pesanti ma che dipingono bene la situazione, quando i momenti sono difficili c’è solo da lavorare e tanto.

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