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Sinner in lacrime, la perdita è dolorosa

Jannik Sinner non lo da a vedere ma per lui deve essere stata una perdita davvero dolorosa. Ecco cosa è successo con il torneo di Halle.

Non è sempre facile leggere tra le righe di un torneo andato storto. Ci sono momenti in cui una sconfitta sembra solo una sconfitta, e altri in cui pesa come un macigno. Jannik Sinner, in questi giorni, lo sa bene.

Sinner torneo Halle
Sinner fa i conti con una perdita dolorosa (Foto IG @janniksin – sportitalia.it)

Il torneo di Halle, che l’anno scorso lo aveva incoronato campione, questa volta gli ha voltato le spalle troppo in fretta. Una delle uscite di scena più inaspettate della sua stagione, arrivata contro un Aleksandr Bublik in stato di grazia, ma che comunque lascia un retrogusto amaro difficile da mascherare. E sì, non è solo una questione sportiva.

Sinner la perdita non preventivata

Dietro quell’eliminazione prematura, infatti, si nasconde una perdita significativa sotto molti aspetti. A partire da quello economico. Essendo il campione in carica, Sinner si presentava ad Halle con tutti i riflettori addosso, ma anche con un bottino potenzialmente ricco da difendere. L’uscita nelle fasi iniziali gli è costata, in termini puramente numerici, una cifra che si aggira attorno ai 2,5 milioni di euro, considerando il montepremi legato alla vittoria e ai round successivi che quest’anno, a causa della sua uscita precoce, non ha potuto nemmeno sfiorare.

Sinner attesa per Wimbledon
Sinner non cerca scuse (Foto IG @janniksin – sportitalia.it)

E poi c’è la questione, forse ancora più delicata, del ranking ATP. Per ora Sinner resta il numero uno del mondo, con un margine ancora utile per guardare tutti dall’alto. Però quel margine ora si assottiglia. Carlos Alcaraz, già in grande forma e impegnato al Queen’s, ha iniziato a rosicchiare punti importanti. E con Wimbledon alle porte, ogni dettaglio può fare la differenza. Se lo spagnolo dovesse continuare a correre e Sinner non riuscisse a fare altrettanto, l’attuale equilibrio potrebbe facilmente ribaltarsi. Dunque, sebbene la vetta del ranking non sia in pericolo immediato, il cuscinetto che lo separava dagli inseguitori si è indubbiamente assottigliato.

Eppure, nonostante tutto, Jannik ha dimostrato ancora una volta di avere la testa giusta. Non si è lasciato andare a dichiarazioni nervose o giustificazioni affrettate. Anzi. Dopo la sconfitta, ha sottolineato come un po’ di riposo extra, in vista di Wimbledon, possa anche fare bene. Una risposta lucida, consapevole, da numero uno vero, che sa che la stagione è lunga e che certi inciampi, se ben gestiti, possono addirittura rivelarsi utili. Del resto, se c’è una cosa che Sinner ha mostrato più volte è la capacità di ripartire in fretta. Senza drammi, ma con concretezza.

La speranza, adesso, è che queste settimane lontano dal campo si trasformino in un’opportunità. Per recuperare energie, per affinare il gioco sull’erba, ma anche per ritrovare quella fame che lo ha portato fino in cima. Il prossimo banco di prova sarà Wimbledon, e lì non ci sarà spazio per cali di tensione. Ma conoscendo Jannik, è probabile che stia già lavorando in silenzio per tornare a fare quello che gli riesce meglio: vincere.

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