Dopo la dolorosa eliminazione al Roland Garros per mano di Carlos Alcaraz, il cammino di Lorenzo Musetti ha subito un brusco arresto.
Il ko contro il campione spagnolo, avvenuto con un passivo netto, ha lasciato scorie non solo a livello fisico, ma anche psicologico. A preoccupare maggiormente, in vista del prossimo appuntamento sull’erba londinese, è stato il silenzio seguito al forfait nei primi tornei della stagione su erba: un chiaro campanello d’allarme in vista di Wimbledon. Le sue condizioni hanno destato più di un interrogativo, ma le ultime novità accendono qualche speranza: Musetti ha ripreso ad allenarsi con regolarità, segnale che il peggio sembra essere alle spalle.
Nel 2025, Lorenzo Musetti ha saputo mettere insieme un percorso convincente, tanto da issarsi fino al settimo posto del ranking ATP. Un risultato frutto di un rendimento costante e di una nuova solidità mentale che gli ha permesso di brillare soprattutto sulla terra battuta. È lui il secondo italiano più forte dopo Jannik Sinner, e per molti il suo talento naturale rappresenta un patrimonio tecnico e stilistico unico nel panorama tennistico internazionale.
Barazzutti premia Musetti: “E’ l’unico che può stare tra Sinner e Alcaraz”
A crederci fermamente è anche chi lo conosce molto bene. Corrado Barazzutti, ex campione e oggi collaboratore del team di Musetti, non ha dubbi: il carrarino è l’unico, oggi, capace di inserirsi tra i due colossi del momento. Certamente, Lorenzo è l’unico che può stare in mezzo a Sinner e Alcaraz. Sulla terra in particolare è forse l’unico capace di batterli – ha dichiarato Barazzutti, sottolineando come la superficie rossa esalti al meglio le doti tecniche del classe 2002. L’ex tennista ha così eletto la superficie più performante per il talento toscano: “Sui campi duri diventa un po’ meno competitivo degli altri. Sull’erba va bene, ha fatto semifinale a Wimbledon l’anno scorso. Ma ho sempre pensato che la terra sia la sua superficie migliore, e lì possa essere uno dei top al mondo, e me l’ha dimostrato”.

Il lavoro svolto con il tecnico Simone Tartarini ha portato a una trasformazione importante del tennis di Musetti, sempre più solido, ordinato e in grado di competere ad alti livelli. Ha trovato un equilibrio e un tipo di gioco consistente e ordinato, per un tennis di base semplice che viene esaltato dalle sue qualità e dalla fantasia – ha aggiunto Barazzutti, convinto che questo sia solo l’inizio di un percorso che lo porterà stabilmente tra i migliori. Un mix di talento e disciplina che, secondo l’ex Davisman, potrebbe consacrare Musetti come l’alternativa più credibile ai due padroni della scena tennistica attuale.






