Dichiarazioni davvero assurde di Max Verstappen, è certo che non ci sia una via per tornare a fare come prima.
Nonostante la giovane età, Max Verstappen con i suoi 28 anni rimane un vero e proprio veterano della Formula Uno, un ragazzo che in una carriera decennale ha già conquistato ben quattro titoli mondiali. Se quest’anno dovesse riuscire nell’impresa di portarne a casa un quinto non solo batterebbe il record di Michael Schumacher di titoli consecutivi vinti con la stessa scuderia ma avrebbe un’impressionante media di un campionato ogni due anni.

Non c’è quindi da stupirsi se tutti i team pagherebbero moneta sonante per avere il pilota nel loro paddock dato che oltre al suo indiscutibile talento, Max porta con se anche un bagaglio di esperienza notevole se rapportato all’età. Una conoscenza dei circuiti su cui si corre importantissima che può fare la differenza, a parità di prestazioni delle macchine, tra la vittoria e la sconfitta.
Parlando proprio di conoscenza dei tracciati di recente il pilota olandese ha parlato di qualcosa che sta molto a cuore ai veri appassionati, shoccando tutti per le sue dichiarazioni radicali che sembrano più quelle di un veterano con decenni di esperienza alle spalle più che di un giovane astro nascente di questo sport. Andiamo a vedere insieme cosa ha detto.
Verstappen, il suo parere è chiaro
Negli ultimi anni, diverse nazioni sono entrate nell’elenco di quelle che possono ospitare un circuito di Formula Uno inserito nel calendario ufficiale, dall’Australia a diversi emirati medio orientali passando agli States con Miami che, dopo gli esperimenti non proprio riuscitissimi del novecento come Las Vegas e Detroit, si sta rivelando uno spettacolo migliore per i tifosi.

Verstappen in un’intervista ha detto che “E’ giusto” che anche nuovi paesi si avvicinino al mondo del motorsport con nuovi tracciati tutti da scoprire. Tuttavia, lui avrebbe una visione più legata al passato, se potesse scegliere come organizzare il calendario ufficiale del campionato. “Si spera che una cultura del motorsport si sviluppi anche in quei paesi ma se dipendesse da me, il calendario sarebbe molto diverso e avrebbe anche meno gare”. E ovviamente, sarebbero quelle classiche, ad essere favorite.
Per Max infatti: “I circuiti che, a mio parere, meritano uno ‘status separato’ e che dovrebbero essere sempre presenti nel calendario, puramente per motivi sportivi, sono Spa-Francorchamps, Zandvoort, Silverstone, Imola, Suzuka e il Brasile”, un ricco elenco che comprende praticamente tutti i tracciati storici su cui si sono corsi duelli epici nel corso degli anni.